Checker Marathon (1961): non solo taxi

Checker Marathon
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Il mitico "yellow cab", presente soprattutto a New York e prodotto fino al 1982, fu venduto anche ai privati

La Checker Marathon è una delle auto più famose del mondo eppure solo gli appassionati delle quattro ruote conoscono il suo vero nome: per tutti gli altri è il mitico taxi giallo (“yellow cab”) che ha popolato le strade delle città statunitensi (in modo particolare New York) tra gli anni ’60 e ’70.

Questa berlina “yankee”, usata anche dalla polizia e costruita dal 1961 al 1982, fu però venduta anche ai privati: nota per le sue doti di robustezza e affidabilità, si trova facilmente (negli States) a circa 10.000 euro.

Checker Marathon (1961): le caratteristiche principali

La Checker Marathon vede la luce ufficialmente nel 1961: disponibile in due varianti di carrozzeria (berlina a quattro porte e station wagon), offre un mare di spazio ai passeggeri grazie al passo particolarmente generoso (superiore ai tre metri).

Nel 1964 arrivano le cinture di sicurezza anteriori, nel 1966 è la volta di quelle posteriori mentre l’anno successivo tocca al piantone dello sterzo ad assorbimento di energia. Il 1969 è l’anno in cui sbarcano sul mercato le cinture a tre punti mentre nel 1974 debutta la novità estetica più rilevante: il massiccio paraurti anteriore.

Le numerose componenti meccaniche firmate General Motors garantiscono una buona disponibilità di ricambi, a differenza delle parti realizzate appositamente dalla Checker per la Marathon. Le noie sono rare: qualche problema può arrivare dalla ruggine (in modo particolare sugli esemplari provenienti dagli stati più settentrionali degli USA).

La tecnica

La gamma motori al debutto, nel 1961, comprende un 3.7 a sei cilindri in linea di origine Continental da 82 e 124 CV. La potenza di quest’ultimo sale a quota 143 CV nel 1963.

Nel 1965 arriva una rivoluzione sotto il cofano della Checker Marathon grazie all’introduzione di due propulsori Chevrolet – un 3.6 a sei cilindri da 141 CV e un 4.7 V8 da 197 CV – affiancati l’anno seguente da un 5.4 V8 da 253 CV.

Il 4.7 sparisce nel 1967 mentre nel 1968 il 5.4 viene rimpiazzato da un 5.0 da 203 CV che rimane in listino solo quell’anno.

Tre motori – un 4.1 a sei cilindri da 158 CV, un 5.4 V8 da 238 CV e un 5.7 V8 da 305 CV – fanno parte della gamma del 1969 ma nel 1970 l’otto cilindri meno potente abbandona le scene e la potenza del 5.7 scende a 253 CV. Ulteriori cali di potenza per il 4.1 e per il 5.7 si registrano nel 1971 (rispettivamente 147 e 249 CV) e, soprattutto, nel 1973 (101 e 147 CV).

Nel 1975 la Checker Marathon guadagna la marmitta catalitica e l’anno seguente la potenza del 4.1 sale a 106 CV. 111 nel 1977, anno in cui debutta in listino un 5.0 V8 da 147 CV e il 5.7 arriva a 173 CV. Il 1978 è l’anno in cui si registra un nuovo calo di cavalleria del 5.7 (162 CV).

Negli anni ’80 si registrano altri cambiamenti importanti sotto il cofano: il 4.1 lascia spazio ad un 3.8 V6 da 117 CV, il 5.7 V8 abbandona le scene, arriva un 4.4 V8 da 121 CV, la potenza del 5.0 sale a 158 CV e debutta un 5.7 V8 diesel da 126 CV. L’anno seguente troviamo diffusi cali di potenza: nel 3.8 (111 CV), nel 4.4 (117 CV), nel 5.0 (152 CV, fuori produzione in quello stesso anno) e nel 5.7 a gasolio (106 CV).

Le quotazioni

Le Checker Marathon prodotte negli anni ’70 e ’80 sono le più apprezzate, specialmente le V8 che possono raggiungere quotazioni di 10.000 euro. Quelle meno richieste (7.500 euro) sono le versioni assemblate fino al 1965, più sfruttate e dotate di motori a sei cilindri non GM. Tutte sono abbastanza facili da trovare negli USA.