Citroën DS 20 Pallas (1968): la prova dell’ammiraglia francese

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Ingombrante ma spaziosa, poco potente ma comodissima: abbiamo guidato lo "squalo"

Comfort Spaziosa e morbida di sospensioni: solo il motore potrebbe essere più silenzioso.
Costi Quotazioni inferiori a 15.000 euro e consumi accettabili.
Piacere di guida È incollata all'asfalto ma non nasce per la guida sportiva.
Ambiente Inquina parecchio: come tutte le auto d'epoca, d'altronde.

Guidare una Citroën DS è un’esperienza che andrebbe fatta almeno una volta nella vita per capire che dietro al design sexy dell’ammiraglia francese ci sono tantissimi contenuti tecnici interessanti.

In occasione dell’evento PSA & Friends abbiamo avuto modo di provare la versione 20 Pallas del 1968 della vettura che nel 1999 ha conquistato il terzo posto tra le auto più influenti del XX secolo. Scopriamo insieme i pregi e i difetti della “berlinona” del Double Chevron (conosciuta anche come “lo squalo”).

Un salotto su quattro ruote

Non esageriamo se diciamo che la Citroën DS è un salotto su quattro ruote: l’ammiraglia transalpina offre ai passeggeri un mare di spazio, sedili esageratamente morbidi e un divano posteriore piuttosto largo. L’abitacolo regala una buona sensazione di qualità percepita (la plancia è rivestita in plastica soffice) ma nelle zone più nascoste si notano parecchie imprecisioni negli assemblaggi.

La dotazione di serie comprende la trazione anteriore, i freni a disco anteriori, il servofreno e il servosterzo e l’allestimento Pallas – il più lussuoso disponibile nel 1968 – presenta numerose “chicche”: bordi in acciaio inox sopra e sotto le portiere, bordo in acciaio inox che corre su tutta la fiancata, montanti laterali rivestiti in acciaio satinato (materiale usato anche per la copertura che riveste i longheroni inferiori) e fari posteriori cromati. Dentro spiccano invece il bracciolo centrale posteriore più ampio, l’imbottitura del tetto più spessa, le alette parasole rivestite in skai grigio, i sedili anteriori più alti e più imbottiti, i longheroni interamente rivestiti con moquette in tinta con i tappeti, il pedale dell’acceleratore con profilo lucido e il posacenere in acciaio lucido.

Cambio e freni: quanto sono strani

Prima di iniziare a guidare la Citroën DS 20 Pallas del 1968 protagonista della nostra prova bisogna prendere un po’ di confidenza con il mezzo, cominciando dai numerosi comandi presenti sulla plancia.

Gli elementi che richiedono maggiore “apprendistato” sono il cambio semiautomatico e il freno: la trasmissione a quattro marce – senza frizione – si comanda manualmente attraverso una scomoda levetta posizionata dietro il volante. È consigliabile effettuare i passaggi marcia rilasciando ogni volta l’acceleratore: in caso contrario il pedale si “ribella”.

L’impianto frenante della Citroën DS 20 Pallas del 1968 è potente (l’ammiraglia francese è stata la prima auto europea a montare freni a disco anteriori di serie) ma poco dosabile: basta infatti sfiorare il pedale (che in realtà è una specie di scomodo pulsante a forma di fungo) per provare una sensazione di arresto brusca simile a quella che si ha quando si schiaccia per sbaglio il freno di un’auto automatica con il piede sinistro.

Per fermarsi in modo “normale” bisogna mettersi d’impegno.

Come si guida

La DS 20 Pallas nasce per essere guidata in modo tranquillo, nonostante una tenuta di strada eccellente. Il motore 2.0 quattro cilindri a benzina non è molto potente (103 CV) ma garantisce prestazioni adeguate nei lunghi viaggi: 170 km/h di velocità massima e 130 facilmente ottenibili. Già a quota 90 il propulsore risulta più rumoroso di quanto ci si aspetterebbe e lo sterzo – troppo leggero e poco reattivo – ha un comportamento simile a quello di tutte le auto d’epoca dotate di servosterzo.

Meglio godersi le eccezionali sospensioni idropneumatiche Citroën, che consentono di regolare l’altezza della vettura e di mantenerla costante indipendentemente dal carico. In parole povere, sulla DS 20 Pallas del 1968 si viaggia come su dei cuscini (e non è un’esagerazione). La visibilità è buona anche posteriormente (merito della coda bassa, che agevola il lavoro dello specchietto retrovisore centrale appoggiato sulla plancia).

Prezzi e costi

La Citroën DS 20 Pallas protagonista della nostra prova costava da nuova nel 1968 2.385.000 lire: poco meno di una NSU Ro 80 e poco più della Mercedes più economica del listino all’epoca (la 200). Oggi le quotazioni sono inferiori a 15.000 euro ma per gli esemplari tenuti maniacalmente si può arrivare a quota 20.000.

La tendenza della “berlinona” del Double Chevron ad essere guidata in modo rilassato contribuisce ad avere in cambio consumi accettabili, molto vicini al valore dichiarato di 10,6 km/l.

Scheda Tecnica

Motorebenzina
N. cilindri/cilindrata4/1.985 cc
Potenza103 CV
Trazioneanteriore
Velocità massima170 km/h
Consumo medio10,6 km/l
Lunghezza/larghezza4,80/1,79 metri
Bollo28,40 euro