Delta Mini Cruiser (1974): la fuoristrada delle Filippine

Delta Mini Cruiser
Smartworld

È lunga come una Fiat 500 ma ha sei posti ed è fantastica in off-road

Le Filippine non hanno una grande tradizione automobilistica ma negli anni ’70 gli ingegneri dell’arcipelago asiatico crearono la Delta Mini Cruiser, una delle piccole fuoristrada (meglio non chiamarla SUV, potrebbe offendersi) più sfiziose di quel periodo. Le quotazioni di questa baby 4×4 – abbastanza facile da rintracciare – recitano 1.500 euro ma per gli esemplari ben tenuti si può salire anche fino a quota 5.000.

Delta Mini Cruiser (1974): le caratteristiche principali

La Delta Mini Cruiser nasce ufficialmente come mezzo militare destinato all’esercito delle Filippine e solo in seguito viene deciso di costruire una variante per i civili. Realizzata in collaborazione con la Toyota, sembra una versione in formato ridotto della Land Cruiser J40 e monta diverse componenti della Casa giapponese.

Nonostante sia lunga solo 3,57 metri (esattamente come una Fiat 500) è omologata per sei posti (i quattro sedili posteriori sono laterali pieghevoli). In fuoristrada se la cava egregiamente: merito del cambio manuale a quattro marce con ridotte e della trazione integrale (posteriore + anteriore inseribile). Pendenza massima superabile dell’80%, capacità di traino di 1.200 kg e portata di 410 kg: sono queste le peculiarità della “mini 4WD” filippina, che prevedeva oltretutto tra gli optional il blocco differenziale 100% (oltre al tettuccio rigido in vetroresina al posto della capote in vinile).

Delta Mini Cruiser (1974): la tecnica

La gamma motori della Delta Mini Cruiser è composta da due unità: un 1.6 Toyota a benzina da 69 CV (velocità massima di 110 km/h) e un 2.0 diesel Isuzu da 62 CV. Negli anni ’80 viene anche commercializzata in Italia con un 2.4 a gasolio realizzato dalla VM.

Delta Mini Cruiser (1974): le quotazioni

La Delta Mini Cruiser non è difficile da trovare e presenta quotazioni molto base (1.500 euro). Per i pochi esemplari ben tenuti si può arrivare a 5.000 euro.