Hyundai Lantra (1990): una coreana storica?

Hyundai Lantra
Smartworld
di Marco Coletto

La berlina asiatica è l'ideale per iniziare un'originale collezione di modelli provenienti da Seul

La prima generazione della Hyundai Lantra, nata nel 1990, potrebbe essere il mezzo ideale per iniziare una collezione – tanto originale quanto economica – di coreane d’epoca, vetture per il momento completamente ignorate dagli appassionati di “storiche”.

La berlina asiatica è stata la prima – tra i veicoli provenienti da Seul – a superare il muro di diffidenza che da sempre divideva i modelli asiatici dai clienti italiani. Un’automobile onesta, ricca di contenuti interessanti e molto conveniente.

Hyundai Lantra: le caratteristiche principali

La prima serie della Hyundai Lantra debutta in Italia nel 1991 con due motori a benzina al lancio: un 1.5 da 86 CV e un 1.6 da 114 CV. Nel 1992 – in occasione di un leggero restyling – si aggiunge alla gamma un 1.8 da 126 CV mentre nel 1993 – in concomitanza con alcune modifiche di design (gruppi ottici rivisti e paraurti anteriore cambiato) – sparisce dal listino l’unità da 1,5 litri.

Il propulsore 1.6 è, a nostro avviso, quello più equilibrato e interessante: di origine Mitsubishi e dotato di doppio albero a camme e di 16 valvole, ha come unico difetto quello dell’eccessiva rumorosità agli alti regimi. Non ha un’impostazione sportiva e delude nei consumi ma è molto elastico: la ripresa è buona già sotto i 2.000 giri.

L’abitacolo della Hyundai Lantra presenta un design moderno per l’epoca e una plancia ricca di vani portaoggetti e realizzata con materiali di qualità. Gli assemblaggi esterni, invece, non raggiungono il livello delle rivali europee (Alfa Romeo 155 e Ford Mondeo) e giapponesi (Nissan Primera).

Molto interessante la dotazione di serie, che comprende sulla stragrande maggioranza dei modelli venduti nel nostro Paese gli alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, il bagagliaio apribile elettricamente dall’interno, la chiusura centralizzata e il sedile posteriore abbattibile e sdoppiabile. Sulle versioni più costose troviamo anche il condizionatore e i cerchi in lega.

Compatta e piacevole da guidare, ma poco confortevole

Le dimensioni esterne compatte della Hyundai Lantra – lunga meno di 4,40 metri – garantiscono una buona maneggevolezza nel traffico urbano ma penalizzano l’abitabilità: i passeggeri posteriori non hanno infatti a disposizione molti centimetri per le gambe. Diverso il discorso che riguarda il bagagliaio, decisamente capiente.

Il comfort non è il massimo: come già detto in precedenza il propulsore è particolarmente rumoroso e oltretutto le sospensioni assorbono in maniera secca le asperità dell’asfalto.

La tenuta di strada è rassicurante e il piacere di guida è garantito da freni potenti e da un cambio maneggevole. Solo lo sterzo potrebbe essere più preciso.

Le quotazioni

La prima generazione della Hyundai Lantra è introvabile: i pochi esemplari venduti nel nostro Paese sono stati rottamati. Le quotazioni si aggirano intorno ai 500 euro, indipendentemente dal motore e dall’allestimento.

Secondo noi la versione che ha maggiori possibilità di avere un futuro come auto d’epoca è la sportiva 1.8, capace di raggiungere una velocità massima di 200 km/h.