Lanchester 40 (1919): la prima auto della Regina Elisabetta

Lanchester 40
Smartworld

Amatissima da Giorgio VI e dalla Regina madre d'Inghilterra, fu la prima vettura su cui salì - da neonata - Elisabetta II

La Lanchester 40, nata ufficialmente nel 1919, rappresenta un pezzo di storia del Regno Unito: creata per sfidare la mitica Rolls-Royce Silver Ghost, ebbe molti clienti facoltosi. Il più importante? Senza dubbio il duca di York, l’uomo che nel 1936 diventerà re Giorgio VI (la sua storia è stata raccontata nel film “Il discorso del re” del 2010).

Albert Frederick Arthur George acquistò questa vettura nel 1925 per farla usare soprattutto alla moglie Elizabeth Bowes-Lyon (meglio nota con il titolo di Regina madre) e l’attuale Regina Elisabetta II fece il suo primo viaggio in auto – nel 1926, sei settimane dopo la nascita – proprio su questo modello. Oggi per acquistare questa prestigiosa ammiraglia ci vogliono oltre 80.000 euro: peccato che sia introvabile.

Lanchester 40 (1919): le caratteristiche principali

La Lanchester 40 debutta al Salone di Londra del 1919: più cara della rivale diretta – la Rolls-Royce Silver Ghost svelata 13 anni prima – ma anche tecnicamente più evoluta, viene prodotta in meno di 400 esemplari.

Estremamente lussuosa e incredibilmente spaziosa (il passo è di 3,53 metri), conquista numerosi automobilisti facoltosi nel Regno Unito e nelle varie colonie britanniche sparse per il mondo: termina la propria carriera alla fine degli anni ’20, anche per via della crisi del 1929.

Lanchester 40 (1919): la tecnica

Il motore della Lanchester 40 del 1919 è un 6.2 a sei cilindri da 96 CV abbinato ad un cambio a tre marce: questa unità permette all’ammiraglia british di raggiungere una velocità massima di 129 km/h (superiore a quella della Rolls-Royce Silver Ghost). Nel 1924 arrivano i freni anteriori mentre nel 1925 il propulsore beneficia di alcuni miglioramenti.

Lanchester 40 (1919): le quotazioni

Al momento del debutto, nel 1919, la Lanchester 40 costava più della Rolls-Royce Silver Ghost (che ora ha raggiunto quotazioni stratosferiche) mentre oggi “bastano” circa 80.000 euro per entrare in possesso di un esemplare ben conservato. Trovarne una, però, è praticamente impossibile: chi ce l’ha se la tiene ben stretta (è pur sempre una delle auto che simboleggiano la famiglia reale inglese) e sono ben pochi i modelli messi in vendita nelle aste.