Mini Cooper (2001), la classica del terzo millennio

Smartworld
di Marco Coletto

La piccola inglese si porta a casa facilmente con 3.000 euro e le quotazioni sono destinate a salire

Sembra ieri eppure sono già passati 13 anni dal lancio della seconda generazione della Mini Cooper (quella realizzata dalla BMW, per intenderci). Da nuova la piccola inglese è stata l’oggetto del desiderio di tutti i neopatentati nati nei primi anni Ottanta, oggi si porta a casa senza problemi con 3.000 euro e il suo futuro come auto d’epoca è assicurato.

Mini Cooper (2001): le caratteristiche principali

La seconda serie della Mini Cooper viene svelata nel 2001: sensibilmente più grande dell’antenata (3,63 metri di lunghezza) ha un abitacolo ottimamente rifinito che offre un discreto spazio per le spalle e le gambe di chi si accomoda sui sedili posteriori (pochi, invece, i centimetri a disposizione della testa) e un bagagliaio di 160 litri adeguato alle esigenze di un single.

L’affidabilità dei primi esemplari non è eccezionale (il cambio – con sole cinque marce – è particolarmente fragile), così come la dotazione di serie: i fendinebbia, ad esempio, si pagavano a parte. Il comportamento stradale, in compenso, è ottimo: la vettura è incollata all’asfalto (ma non è molto agile in quanto non ha molti cavalli) ed è dotata di un assetto rigido poco adatto nei lunghi viaggi. I freni sono molto resistenti ma non troppo potenti e lo sterzo dei primi esemplari non è preciso come i comandi arrivati dopo.

La tecnica

Il motore della Mini Cooper è un 1.6 Euro 4 a benzina di origine Chrysler povero di cavalli (116) e di coppia (149 Nm). L’unità è poco vivace ai bassi regimi ma si riscatta con un ottimo allungo. Rumoroso alle alte velocità, non offre prestazioni esaltanti: 200 km/h di velocità massima e 9,2 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h. Interessanti, invece, i consumi: i 14,9 km/l dichiarati si possono raggiungere tranquillamente adottando uno stile di guida tranquillo.

Le quotazioni

Questo è il momento migliore per acquistare le prime Mini Cooper “by BMW”: le quotazioni hanno infatti raggiunto il minimo storico (3.000 euro) e d’ora in poi i prezzi potranno soltanto aumentare.