Charles Goodyear, l’inventore della vulcanizzazione della gomma

Charles Goodyear
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Una scoperta casuale che ha rivoluzionato il mondo

Charles Goodyear non è, come si potrebbe pensare, il fondatore della Goodyear (azienda nata molti anni dopo la sua morte e chiamata così semplicemente in suo onore) ma è l’uomo che – piuttosto casualmente – ha scoperto il processo di vulcanizzazione della gomma, procedimento chimico che ancora oggi viene utilizzato per la produzione degli pneumatici. Scopriamo insieme la sua storia.

Charles Goodyear, la biografia

Charles Goodyear nasce a New Haven (USA) il 29 dicembre 1800. Dopo aver lavorato come socio nell’azienda di ferramenta del padre si trasferisce a Philadelphia nel 1826 e apre un negozio specializzato in macchinari agricoli.

La passione per la gomma

All’inizio degli anni ’30 del XIX secolo Goodyear inizia ad appassionarsi alla gomma e propone alle aziende di salvagenti un nuovo sistema per le valvole di gonfiaggio realizzato con questo materiale: l’idea non viene apprezzata in quanto la gomma tende a sciogliersi alle alte temperature.

Oppresso dai debiti, Charles Goodyear finisce addirittura in prigione ed è proprio in cella che inizia a realizzare i primi esperimenti per cercare di migliorare la resistenza della gomma alle alte temperature.

I primi tentativi

L’aggiunta di polvere di magnesio aumenta leggermente la resistenza della gomma (che però continua ad essere troppo appiccicosa). Il mix viene quindi messo a bollire in una miscela di acqua e ossido di calcio: il materiale si indurisce ma è ancora troppo soggetto agli agenti esterni.

La crisi

Nella seconda metà degli anni ’30 dell’800 Charles Goodyear apre uno stabilimento per la produzione di oggetti in gomma ma l’imprenditore statunitense perde tutti i propri soldi in seguito al “panico del 1837”, una delle più gravi crisi finanziarie americane.

La scoperta della vulcanizzazione

Dopo anni di esperimenti Goodyear riesce a rendere la gomma elastica e resistente al tempo stesso in un modo del tutto casuale: mentre sta mescolando gomma liquefatta e zolfo rovescia per sbaglio parte di questa soluzione su una stufa rovente. Una volta raffreddata la sostanza si rivela morbida ma anche robusta: nasce la vulcanizzazione, procedimento ancora oggi utilizzato per la produzione di pneumatici e di oggetti in gomma.

Brevetti rubati

Nel 1842 Charles Goodyear apre uno stabilimento destinato alla produzione di oggetti in gomma e nello stesso periodo – per far conoscere il proprio prodotto – invia alcuni campioni nel Regno Unito prima di brevettare l’invenzione in Inghilterra.

Il tecnico inglese Thomas Hancock entra in possesso di uno di questi campioni e poco dopo ottiene il brevetto britannico per la vulcanizzazione. Goodyear non riesce a prevalere in tribunale in quanto gli avvocati di Hancock riescono a dimostrare l’impossibilità per il loro assistito di trovare tracce di zolfo (l’elemento chiave per il procedimento) semplicemente osservando un campione del prodotto.

La morte

Charles Goodyear muore l’1 luglio 1860 a New York (USA) lasciando 200.000 dollari di debiti agli eredi ma anche i ricavi dovuti alle royalties relative al brevetto americano della vulcanizzazione. Nel 1898 l’imprenditore statunitense Frank Seiberling fonda un’azienda di pneumatici e decide di chiamarla con il nome dell’uomo che grazie ad una scoperta casuale ha reso grande l’industria della gomma.