Franco Scaglione: 100 anni sotto il segno del design

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Un secolo fa nasceva il creatore dell'Alfa Romeo 33 Stradale (e non solo): un genio dell'aerodinamica che non ha avuto una vita facile

Esattamente 100 anni fa nasceva Franco Scaglione, uno dei car designer italiani più famosi di sempre. Specialista dell’aerodinamica, ha realizzato capolavori su quattro ruote tanto originali quanto razionali. Scopriamo insieme la sua storia.

Franco Scaglione, la biografia

Franco Scaglione nasce a Firenze il 26 settembre 1916 da padre calabrese e madre emiliana. Dopo il liceo classico e dopo aver frequentato per qualche tempo la facoltà di matematica nel capoluogo toscano intende iscriversi ad ingegneria aeronautica a Bologna ma lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale interrompe i suoi progetti.

Partito volontario nel 1941 e inviato sul fronte libico, viene fatto prigioniero e trasferito in India. Rimane in Asia fino al 1946.

I primi lavori

Nel 1948 Franco Scaglione torna a Bologna per lavorare come figurinista in una sartoria: nel tempo libero disegna auto e invia i propri lavori a tutte le più importanti carrozzerie del nostro Paese.

Tre anni più tardi trova lavoro alla Pininfarina ma dopo pochi mesi lascia in seguito alla richiesta – non soddisfatta – di poter firmare col proprio nome i progetti da lui realizzati.

L’era Bertone

Dopo una breve parentesi con Michelotti Franco Scaglione viene assunto dalla Bertone. Fino al 1959 realizza per l’atelier piemontese numerosi capolavori come le concept Alfa Romeo BAT, la Giulietta Sprint e la Giulietta Sprint Speciale e le NSU Sport Coupé e Spider (la prima auto di sempre dotata di un motore Wankel).

Mettersi in proprio

Negli anni ’60 Scaglione si mette in proprio e uno dei suoi primi lavori – commissionato da Carlo Abarth per conto del reparto corse Porsche – riguarda alcune modifiche effettuate sulla 356 B per farla gareggiare. Le forme di questo modello ispireranno quelle di una certa 911

Il 1963 è l’anno in cui Franco Scaglione progetta per Lamborghini la prima auto di sempre della Casa di Sant’Agata – il prototipo della 350 GTV – ma bisogna aspettare quattro anni per vedere il suo capolavoro: l’Alfa Romeo 33 Stradale.

Il fallimento e la crisi

La crisi di Scaglione inizia in seguito all’incontro con l’imprenditore Frank Reisner, titolare dell’Intermeccanica. All’inizio degli anni ’70 l’ingegnere ungherese con passaporto canadese – dopo aver raggiunto un accordo con Franco per la realizzazione di sette sportive – scappa con tutti i soldi racimolati fino a quel momento.

Compresi quelli prestati dal designer toscano.

Franco Scaglione, scosso dall’evento, smette di lavorare: rinuncia al progetto di un autobus commissionato dalla Fiat e si trasferisce in una specie di autoesilio a Suvereto, in provincia di Livorno, facendo perdere le proprie tracce. Nel 1991 scopre di essere malato (carcinoma polmonare) e scompare in Toscana il 19 giugno 1993.