Giovanni Michelotti, un designer in anticipo sui tempi

Giovanni Michelotti
Smartworld
di Marco Coletto

Storia dello stilista torinese, tra i primi a scegliere di lavorare come freelance

Giovanni Michelotti non è stato solo il designer della mitica Triumph Spitfire. Questo stilista torinese – particolarmente prolifico – andrebbe infatti ricordato anche per moltissimi altri modelli di successo e per il suo modo di lavorare – freelance in un panorama automobilistico che vedeva la stragrande maggioranza dei disegnatori legati ad un solo brand – in anticipo sui tempi.

Giovanni Michelotti: la biografia

Giovanni Michelotti nasce il 6 ottobre 1921 a Torino e a soli 15 anni trova lavoro come garzone presso gli Stabilimenti Farina. Nell’azienda torinese impara il mestiere e il suo talento inizia ad essere apprezzato: a soli 25 anni decide di mettersi in proprio collaborando con numerose Case automobilistiche.

Talento e dedizione al lavoro

Talento, dedizione al lavoro e velocità di esecuzione dei progetti: sono questi i punti di forza di Giovanni. All’inizio degli anni Cinquanta rifiuta l’offerta di diventare direttore del Centro Stile General Motors a Detroit (contratto in bianco) per mantenere la propria libertà e al Salone di Torino del 1954 ben 40 anteprime mondiali sono opera sua.

Nella seconda metà degli anni Cinquanta Giovanni Michelotti inizia a collaborare con aziende tedesche e britanniche: rivede quasi completamente la gamma BMW (con modelli come la 700 e la New Class) e Triumph (tre i modelli degni di nota: Spitfire, Stag e Dolomite).

Fine carriera

Negli anni Settanta Michelotti punta su uno stile più squadrato creando, nel 1972, uno dei suoi modelli più noti: la DAF 66. Giovanni, che per tutta la sua vita ha sempre lavorato in proprio senza mai voler essere legato ai vincoli di un rapporto fisso con un’azienda, scompare a Torino il 23 gennaio 1980.