Gustaf Larson, l’anima della Volvo

Gustaf Larson
Smartworld

Storia dell'ingegnere che fondò la Casa svedese

Gustaf Larson ha fondato – insieme all’amico Assar Gabrielsson – la Volvo e si è occupato soprattutto, in quanto ingegnere, della progettazione delle vetture della Casa svedese. Scopriamo insieme la sua storia.

Gustaf Larson: la biografia

Gustaf Larson nasce l’8 luglio 1887 a Vintrosa (Svezia). Tra il 1911 e il 1916 lavora nel Regno Unito (più precisamente a Coventry, nella fabbrica di motori White & Poppe) e nello stesso periodo studia all’Istituto Reale di Tecnologia di Stoccolma, dove consegue la laurea in ingegneria meccanica.

Nel 1917 trova lavoro alla SKF (azienda specializzata nella produzione di cuscinetti a sfera) e tre anni più tardi diventa responsabile tecnico alla AB Galco (stampaggi metallici).

La nascita della Volvo

Nel 1924 la vita di Gustaf Larson cambia in seguito all’incontro con il vecchio amico Assar Gabrielsson, responsabile settore vendite della SKF intenzionato ad aprire una Casa automobilistica. I due firmano un accordo che prevede la progettazione (da parte di Larson) e la commercializzazione (compito di Gabrielsson) di una nuova vettura.

Larson realizza dieci prototipi che vengono mostrati alla SKF: l’azienda scandinava li acquista insieme a tutti i progetti, crea una nuova società chiamata Volvo e nomina Gabrielsson presidente e direttore finanziario mentre affida a Larson i ruoli di vicepresidente e direttore tecnico.

Problemi e crescita

Il 14 aprile 1927 il primo esemplare della Volvo ÖV 4 esce dagli stabilimenti di Göteborg, l’anno successivo iniziano ad essere prodotti veicoli commerciali realizzati sulla base di questa vettura ma i profitti tardano ad arrivare.

La svolta per la Casa fondata da Gabrielsson e Gustaf Larson arriva negli anni ’30 con i primi guadagni. Nel 1935 la SKF decide che la Volvo può cavarsela con le proprie forze: la quota alla Borsa di Stoccolma e vende parte delle azioni.

Larson continua ad occuparsi della parte tecnica del marchio scandinavo durante la Seconda Guerra Mondiale e nel secondo dopoguerra.

Abbandona i ruoli dirigenziali nel 1952 ma fino al 1958 è ancora all’interno del consiglio di amministrazione e fino al giorno della sua morte – il 4 luglio 1968 a Båstad (Svezia) – continua a svolgere un lavoro di consulenza.