Henry Ford II: tutt’altro che un figlio di papà

Smartworld
di Marco Coletto

Storia del primogenito di Edsel (nonché nipote del mitico Henry), leader della Casa dell'Ovale Blu per oltre trent'anni

Sarebbe riduttivo considerare Henry Ford II – figlio di Edsel e nipote di Henry, fondatore della Casa dell’Ovale Blu –  un “figlio di papà”. Negli oltre trent’anni trascorsi alla guida del marchio che porta il suo nome quest’uomo ha infatti dimostrato di meritare quel ruolo indipendentemente dalle sue origini: merito di una grande personalità e di una serie di decisioni vincenti. Scopriamo insieme la sua storia.

Henry Ford II: la biografia

Henry Ford II nasce a Detroit (USA) il 4 settembre 1917. Figlio di Edsel (presidente Ford dal 1919 al 1943), perde il padre nel 1943 mentre è arruolato in marina durante la Seconda Guerra Mondiale e due anni più tardi assume la presidenza della società, temporaneamente detenuta dal nonno Henry.

Strategie vincenti

Henry II adotta fin dal suo ingresso ai vertici della società una serie di strategie vincenti: licenzia Harry Bennett (uomo assunto dal nonno per contrastare i sindacati) e assume diversi dirigenti che lo aiutano a compensare la sua inesperienza nel settore auto. Il più importante di questi, Robert McNamara, diventerà segretario della difesa americano dal 1961 al 1968.

Grazie alla collaborazione di queste “new-entry” e al lancio di nuovi modelli come la gamma del 1949 Henry Ford II rimette in sesto la società, provata dalla guerra.

Da presidente ad amministratore delegato

Henry rimane presidente della Ford fino al 1960 e dopo quella data diventa amministratore delegato, un ruolo che manterrà fino al 1979. Nel 1964 chiama nella sua azienda Lee Iacocca, futuro responsabile del progetto Mustang, ma lo licenzia nel 1978 per divergenze d’opinione.

Negli anni Settanta Henry Ford II assume un atteggiamento contraddittorio nei confronti della concorrenza asiatica. Rifiuta di acquistare propulsori Honda per equipaggiare le Fiesta destinate al Nord America («Nessuna auto con il mio nome sul cofano avrà un motore giapponese») ma nello stesso periodo accetta di mettere in commercio il pick-up compatto Courier prodotto dalla Mazda nel Sol Levante.

La fine della carriera

Henry si ritira da tutte le attività in Ford nel 1982 ma rimane il punto di riferimento in azienda a Detroit fino al giorno della sua morte, il 29 settembre 1987.