J Mays può essere considerato il padre della filosofia retrò che ha imperversato nel car design degli ultimi vent’anni: nel corso della sua carriera l’ex responsabile dello stile Ford – da pochi giorni in pensione – ha infatti rivisto in chiave moderna diverse icone dell’automobilismo come la Volkswagen Maggiolino e due sportive dell’Ovale Blu (la GT e la Thunderbird). Scopriamo insieme la sua storia.
J Mays: la biografia
J Mays nasce il 15 ottobre 1954 a Pauls Valley (USA) e si appassiona fin da piccolo al mondo delle quattro ruote visto che la sua famiglia gestisce un negozio di autoricambi. Dopo il diploma si laurea a 26 anni in Transportation Design all’Art Center College of Design di Pasadena.
Il trasferimento in Germania
J inizia la propria carriera in Germania: viene assunto dall’Audi per occuparsi del design degli esterni e contribuisce alla realizzazione della berlina 80 B3 (1986). Nel 1983 si trasferisce temporaneamente alla BMW (l’ammiraglia serie 5 E34 del 1988 e la coupé serie 8 del 1989 sono anche opera sua) ma dopo poco ritorna nella Casa dei quattro anelli.
Ad Ingolstadt J Mays collabora anche con la Volkswagen intervenendo sullo stile della Golf III (1993) ma i suoi lavori più rilevanti di quel periodo sono firmati Audi: interviene sull’ammiraglia 100 C4 del 1991 e nello stesso anno realizza la sexy concept Avus.
Ritorno negli USA
Nel 1989 Mays viene chiamato al centro stile californiano della Volkswagen: qui realizza la Concept 1 del 1994 (da cui deriverà la New Beetle) mentre nel 1993 torna nuovamente in Germania dove viene nominato responsabile design Audi.
Il passaggio in Ford
J Mays passa alla Ford nel 1997 con il ruolo di responsabile del design per tutti i marchi del Gruppo: tra le sue creazioni più note per la Casa dell’Ovale Blu segnaliamo la supercar GT (2004) e le ultime generazioni della cabriolet Thunderbird (2002), della piccola Fiesta (2008) e della compatta Focus (2011). Passando ad altri brand è impossibile non citare l’originale SUV Land Rover Discovery 3 (2004).