Orazio Satta Puliga, una vita per l’Alfa Romeo

Orazio Satta Puliga
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Oltre 30 anni di carriera col Biscione per l'ingegnere torinese, creatore della 1900 e della Giulietta (ma non solo)

Orazio Satta Puliga è uno dei personaggi più importanti della storia dell’Alfa Romeo: in oltre 30 anni di carriera col Biscione (azienda che non ha mai tradito) l’ingegnere torinese ha progettato la 1900 e la Giulietta e ha reso grande la Casa lombarda.

Orazio Satta Puliga ha amato l’Alfa Romeo con tutto il suo cuore: è sua la celebre citazione del 1969 che recita “L’Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. Ci sono molte marche di automobili, e tra esse l’Alfa occupa un posto a parte. È una specie di malattia, l’entusiasmo per un mezzo di trasporto. È un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello”. Scopriamo insieme la sua storia.

Orazio Satta Puliga, la biografia

Orazio Satta Puliga nasce a Torino il 6 ottobre 1910 e dopo aver conseguito nel 1933 una laurea in ingegneria meccanica presso il Politecnico del capoluogo piemontese ne prende un’altra – in ingegneria aeronautica – nel 1935.

Tre anni più tardi, dopo aver svolto il servizio militare, viene assunto all’Alfa Romeo dall’allora responsabile tecnico Wifredo Ricart.

I primi progetti

Nel 1946, al termine della Seconda Guerra MondialeOrazio Satta Puliga viene nominato direttore della progettazione Alfa Romeo e abbatte i costi di gestione dell’azienda esternalizzando la produzione dei componenti secondari.

Il suo primo capolavoro – l’ammiraglia 1900, la prima Alfa con telaio monoscocca – vede la luce nel 1950 mentre risale all’anno seguente la promozione a direttore centrale del Biscione.

La seconda perla progettata da Orazio Satta Puliga è l’Alfa Romeo Giulietta del 1955: il motore della berlina del Biscione è però opera di un altro personaggio fondamentale per la Casa lombarda (Giuseppe Busso).

Gli anni ’60

Le Alfa Romeo realizzate negli anni ’60 sono frutto del lavoro di squadra di numerosi tecnici ed è quindi difficile affidare la paternità di un progetto ad una sola persona: detto questo sotto la direzione tecnica di Satta Puliga vedono la luce numerosi modelli importanti per il Biscione come la Giulia (1962) e la 1750 (1968).

Gli ultimi anni

Orazio Satta Puliga viene nominato vice direttore generale Alfa Romeo nel 1969 ma nel 1973 è costretto a lasciare l’azienda a causa di un male incurabile. Scompare a Milano il 22 marzo 1974.