Piero Puricelli, l’inventore dell’autostrada

PIero Puricelli
Smartworld
di Marco Coletto

Storia dell'ingegnere lombardo, creatore della Milano-Laghi e dell''Autodromo di Monza

Non tutti sanno che la prima autostrada (intesa come tratto a pedaggio riservato al traffico veloce) è nata in Italia: il merito va ad un uomo dimenticato dai più, Piero Puricelli. Un ingegnere lombardo noto anche per aver creato l’Autodromo di Monza. Scopriamo insieme la sua storia.

Piero Puricelli: la biografia

Piero Puricelli nasce a Milano il 4 aprile 1883. Figlio dell’imprenditore Angelo e di Carlotta Combi, può vantare il titolo nobiliare di Conte di Lomnago. Nel 1905 si laurea in ingegneria presso la Scuola Politecnica di Zurigo mentre nel 1917 diventa Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia.

L’invenzione dell’autostrada

All’inizio degli anni Venti le automobili in Italia sono poche (poco più di 80.000). Puricelli è però convinto che i mezzi a quattro ruote diventeranno sempre più numerosi e per questa ragione inventa una strada vietata ai carri, alle carrozze, alle biciclette e ai pedoni con un pedaggio in grado di coprire le spese di costruzione e gestione.

Nel 1921 Piero Puricelli fonda la Società Anonima Autostrade per costruire l’Autostrada dei Laghi – in grado di collegare Milano, Varese e Como – e due anni ottiene dal Ministero dei Lavori Pubblici il via per realizzarla.

Il 20 settembre 1923 viene inaugurato alla presenza del Re Vittorio Emanuele III il primo tratto fino a Gallarate mentre il 21 settembre 1924 è il giorno in cui viene completato il prolungamento fino a Varese. Per realizzare la prima autostrada del mondo (l’AVUS tedesca del 1921 fu utilizzata anche come circuito automobilistico) ci vogliono tremila espopri e 90 milioni di lire.

L’autostrada Milano-Laghi prevede inizialmente una sola corsia per senso di marcia e una sola carreggiata ed è chiusa al traffico dalle 01:00 alle 06:00 del mattino: il pagamento del pedaggio avviene in un’area di servizio e solo in seguito vengono costruiti 17 caselli e 100 chilometri di nuove strade di raccordo.

L’Autodromo di Monza

Nello stesso periodo Piero Puricelli progetta insieme ad Arturo Mercanti (direttore dell’Automobile Club di Milano) e all’ingegnere Alfredo Rosselli l’Autodromo di Monza.

La costruzione viene decisa nel gennaio del 1922 per celebrare il 25° anniversario dell’AC Milano, i lavori iniziano il 15 maggio e il circuito – il terzo più vecchio al mondo tra quelli permanenti, dietro Indianapolis e Brooklands – viene completato in soli 110 giorni. Il primo giro di pista viene effettuato il 28 luglio 1922 da Pietro Bordino e Felice Nazzaro al volante di una Fiat 570.

La carriera continua

Nel 1923 Piero Puricelli ottiene diversi riconoscimenti in Italia (Grande Ufficiale e Gran Cordone dell’Ordine della Corona) e nel 1927 – anno in cui viene nominato presidente della Fiera di Milano – riceve la prima laurea honoris causa dal Politecnico di Milano.

Nel 1928 inizia a lavorare al progetto dell’autostrada Firenze-Mare e in seguito diventerà comproprietario della Società Autostrade e direttore dei lavori per altre tratte a scorrimento veloce come la Bergamo-Milano, l’Autostrada di Pompei, la Roma-Ostia e la Padova-Mestre. Nel 1929 viene nominato senatore.

Gli anni Trenta

La fama di Piero Puricelli supera i confini nazionali: nel 1930 fa parte del team che realizza la rete autostradale in Germania. In questa occasione vengono sviluppate le carreggiate separate e la pavimentazione in lastre di cemento.

Intorno alla metà degli anni Trenta ipotizza una rete europea lunga 17.000 chilometri ma il progetto non si realizza per via dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Nel 1938 riceve la seconda laurea ad honorem dall’Università Politecnica di Berlino.

L’ultima attività di Piero Puricelli prima della sua morte – avvenuta a Milano l’8 maggio 1951 – si svolge durante la guerra: dal 1939 al 1943 è infatti membro della Commissione degli affari dell’Africa italiana.