Chi è stato Sergio Marchionne

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Chi è stato Sergio Marchionne, l'uomo che ha salvato la Fiat dalla bancarotta e l'ha fatta diventare un colosso globale

Senza Sergio Marchionne oggi la Fiat sarebbe morta da tempo: il manager abruzzese, scomparso lo scorso luglio, ha preso la Casa torinese a un passo dalla bancarotta e l’ha fatta diventare un colosso globale.

Facciamo parlare i numeri: i ricavi sono passati dai 47 miliardi di euro del Gruppo Fiat nel 2004 ai 141 miliardi del 2017 sommando FCA, CNH e Ferrari, il risultato netto è passato da un rosso di 1,5 miliardi a un utile di 4,4 miliardi e la capitalizzazione da 5,5 a 60 miliardi.

Scopriamo insieme la storia di Sergio Marchionne: un uomo partito dall’Abruzzo per conquistare il mondo.

Sergio Marchionne, la biografia

Sergio Marchionne nasce il 17 giugno 1952 a Chieti e a 14 anni si trasferisce in Canada con la famiglia. Negli anni ’70 arrivano le prime due lauree (in filosofia e in legge), seguite da un Master in Business Administration conseguito nel 1980. Il tutto lavorando part-time come cassiere in banca per tirare su qualche soldo.

Gli anni ’80

Nel 1983 Marchionne entra come esperto fiscalista alla Deloitte & Touche e tre anni più tardi viene chiamato dalla Lawson Mardon Group (società specializzata in imballaggi) come controller di gruppo e director dello sviluppo aziendale. Poco dopo diventa vicepresidente esecutivo della Glenex Industries.

Dal Canada alla Svizzera

Nel 1990 Sergio Marchionne entra per la prima volta nel settore automotive quando viene chiamato dalla Acklands (azienda di componentistica) per ricoprire il ruolo di vicepresidente per la finanza e chief financial officer. Due anni dopo viene richiamato dalla Lawson e lì lavora come vicepresidente per lo sviluppo legale e aziendale, chief financial officer e segretario.

Il 1994 è l’anno della svolta per Marchionne, che torna in Europa in seguito all’acquisizione della Lawson da parte del colosso svizzero Alusuisse. Nella società elvetica ricopre incarichi di crescente responsabilità fino a diventare alla fine del XX secolo amministratore delegato.

Nel 2000 Sergio Marchionne è amministratore delegato di Lonza Group (separatasi da Algroup) e due anni dopo diventa presidente.

Risale sempre al 2002 la nomina ad amministratore delegato del gruppo SGS (società leader nei servizi di ispezione, verifica e certificazione).

Gli anni in Fiat

Marchionne entra nel consiglio di amministrazione Fiat nel 2003 e l’anno seguente diventa amministratore delegato del Gruppo. Nel 2005 – da amministratore delegato di Fiat Group Automobiles – chiude l’accordo con General Motors che porta nelle casse del Lingotto 2 miliardi di dollari (cifra spesa dall’azienda di Detroit per NON acquistare la Casa piemontese).

La rinascita di Fiat grazie a Sergio Marchionne (diventato nel 2006 anche presidente di CNH, azienda del gruppo che si occupa di macchine agricole e costruzioni) arriva nella seconda metà degli anni ’00: l’auto simbolo è la 500 del 2007. Nello stesso anno il manager abruzzese è vittima di un incidente stradale in Svizzera al volante della sua Ferrari 599 GTB Fiorano.

Fiat e Chrysler

Il 2009 è l’anno del’accordo tra Fiat e Chrysler: il brand torinese acquista inizialmente il 20% del gruppo “yankee” e nel 2014 diventa proprietario al 100%. Nasce FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e Marchionne ricopre il ruolo di amministratore delegato e di presidente Ferrari. Due anni più tardi arriva la nomina ad amministratore delegato del Cavallino.

Sergio Marchionne scompare il 25 luglio 2018 a Zurigo (Svizzera) dopo essere stato sottoposto per oltre un anno a diverse cure per una malattia.