Soichiro Honda e le auto

Soichiro Honda
Smartworld
di Marco Coletto

Storia del fondatore del marchio nipponico - famosissimo nel mondo delle moto, un po' meno in quello delle auto - che porta il suo nome

La storia di Soichiro Honda è quella di un uomo che si è fatto da solo, di un ragazzo giapponese che partendo dal nulla ha creato un marchio – quello che porta il suo nome – famosissimo nel mondo delle moto e un po’ meno in quello delle automobili. Di seguito troverete la sua biografia, incentrata sul suo rapporto con i veicoli a quattro ruote.

Soichiro Honda: la biografia a quattro ruote

Soichiro Honda nasce il 17 novembre 1906 ad Hamamatsu (Giappone). Fin da piccolo si appassiona alla meccanica aiutando il padre, fabbro, a riparare biciclette e a soli quindici anni abbandona la famiglia per cercare lavoro a Tokyo.

Nel 1922 trova un posto nell’officina Art Shokai, impara il mestiere e a 22 anni la proprietà dell’azienda gli offre la possibilità di gestire una sede nella propria città natale. Nel 1931 brevetta la ruota in metallo per le automobili.

L’attività cresce

Nel 1937 Soichiro Honda fonda la Tokai Seiki, società che si occupa di produrre fasce elastiche (quelle che si posizionano attorno alla testa del pistone), e diventa addirittura fornitore Toyota ma durante la Seconda Guerra Mondiale – periodo nel quale i suoi prodotti, a cominciare da un’elica rivoluzionaria da lui messa a punto, vengono utilizzati anche dagli aerei militari Zero – la sua fabbrica viene distrutta due volte: la prima, nel 1944, a causa di un bombardamento mentre la seconda – l’anno seguente – per colpa di un terremoto.

Nasce la Honda

Nel secondo dopoguerra Soichiro vende la sua azienda alla Toyota e ne crea una nuova – la Honda Technical Research Institute – specializzata nella produzione di biciclette a motore. Nel 1949 nasce invece la prima vera moto: la Dream Type D.

Il debutto con le automobili

Dopo aver ottenuto successi commerciali e sportivi in tutto il mondo con le moto Soichiro Honda decide di ampliare il proprio business realizzando anche automobili. Nel 1961 il governo giapponese mette i bastoni tra le ruote favorendo solo un paio di costruttori già attivi – come ad esempio Toyota – e Soichiro risponde realizzando in un solo anno due modelli (il piccolo furgone T360 e la sportiva S360) che vengono presentati al Salone di Tokyo.

Nel corso di quella manifestazione annuncia oltretutto a sorpresa un futuro impegno in F1, che si concretizza in soli due anni e termina nel 1968 con la morte di Jo Schlesser.

Il ritiro dalle scene

Soichiro abbandona la presidenza della Honda nel 1973 – un anno dopo il lancio della compatta Civic, primo successo commerciale automobilistico della Casa giappponese – e da quel momento si dedica a inaugurazioni, conferenze, viaggi per la Fondazione che porta il suo nome (fondata nel 1977) e visite sui circuiti di F1 (la Honda torna come motorista nel 1983). Muore il 5 agosto 1991 a Shizuoka (Giappone).