Victor Gauntlett: l’uomo che risollevò l’Aston Martin

Smartworld
di Marco Coletto

Storia dell'imprenditore britannico, proprietario del brand negli anni Ottanta

Senza Victor Gauntlett l’Aston Martin sarebbe probabilmente morta alla fine degli anni Settanta. Questo imprenditore ha avuto la forza di risollevare il marchio dopo i fasti del periodo David Brown e le successive crisi. Scopriamo insieme la sua storia.

Victor Gauntlett: la biografia

Victor Gauntlett nasce nella contea del Surrey (Regno Unito) il 20 maggio 1942. Dopo un’esperienza come soldato nel Territorial Army diventa ufficiale della RAF, l’aeronautica militare britannica.

Le compagnie petrolifere

Nel 1963 Gauntlett entra alla British Petroleum e si trasferisce nel 1967 alla Compagnie Française des Petroles. A soli trent’anni si mette in proprio e fonda la Hays Petroleum Services, conosciuta anche come Pace Petroleum: con questa azienda inizia a sponsorizzare diverse corse automobilistiche britanniche e finanzia i primi due anni di carriera in F1 di Nigel Mansell.

L’acquisto dell’Aston Martin

Alla fine degli anni Settanta l’Aston Martin è un’azienda in crisi che vende nel mondo tre vetture ogni settimana. L’allora amministratore delegato Alan Curtis sta pensando di smettere di produrre automobili per concentrarsi esclusivamente sulla manutenzione e sul restauro ma cambia opinione quando incontra Victor Gauntlett.

Nel 1980 Victor acquista per 500.000 sterline il 10% delle azioni della Casa inglese e nel 1981 diventa proprietario di metà della società e riesce a vendere con successo l’ammiraglia Lagonda nei paesi del Medio Oriente dopo averla pubblicizzata come la vettura a quattro porte più veloce del mondo.

La situazione finanziaria è comunque critica visto che nel 1982 l’Aston Martin raggiunge il minimo storico di esemplari prodotti in un anno (30). Ci vuole tempo per realizzare modelli nuovi e nell’attesa Victor Gauntlett acquista la società di ingegnerizzazione Tickford e prepara vetture di altri marchi.

Le cose migliorano

L’Aston Martin ha bisogno di soldi e la compagnia petrolifera va a gonfie vele: Gauntlett vende quindi nel 1983 una quota della Hays/Pace al fondo sovrano dello stato del Kuwait (che diventa proprietario dell’intera società nel 1986) e nello stesso anno cede il 55% della Casa britannica alla ALL gestita da Peter Livanos. L’anno seguente, dopo numerosi scambi azionari, Gauntlett si ritrova con solo il 25% della società in mano.

Victor Gauntlett, tuttavia, continua a mantenere un ruolo importante nel marchio “british”: acquista una quota della Zagato e nel 1986 lancia la Vantage e la Volante realizzate in collaborazione con il carrozziere milanese.

Il passaggio alla Ford

Gli affari vanno bene ma i soldi non bastano mai: nel 1987 la Ford acquista il 75% dell’Aston Martin e nello stesso anno una vettura del marchio inglese, la Vantage, torna a parte di un film della saga di James Bond (007 – Zona pericolo).

Victor Gauntlett per contratto rimane amministratore delegato fino al 1992: nel 1989 viene presentata la Virage, realizzata grazie ai ricavi provenienti dagli ottimi risultati di vendita delle Zagato, mentre nel 1991 tutta l’Aston Martin passa ufficialmente nelle mani del marchio dell’Ovale Blu.

Il ritorno al petrolio e l’addio alle scene

Gauntlett torna al suo primo amore, il petrolio: fonda la Protus Petroleum, cede l’attività alla Texaco nel 1998 ma rimane amministratore delegato fino al 2000.

Victor Gauntlett muore il 31 marzo 2003, il giorno dopo aver assistito a Dublino alla vittoria del Sei Nazioni di rugby da parte dell’Inghilterra.