Vincenzo Lancia, creatore di un mito

Vincenzo Lancia
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Storia del fondatore della Casa che ancora oggi porta il suo nome

L’automobilismo italiano deve molto a Vincenzo Lancia: senza il fondatore della Casa che ancora oggi porta il suo nome molte cose, nel mondo delle quattro ruote del Bel Paese, sarebbero diverse. Forse peggiori. Scopriamo insieme la storia di quest’uomo, amante della vita e dei motori.

Vincenzo Lancia: la biografia

Vincenzo Lancia nasce il 24 agosto 1881 a Fobello (Vercelli). Ultimo di quattro figli di una famiglia facoltosa attiva nel settore dei cibi in scatola, inizia fin da giovane ad appassionarsi al mondo delle automobili.

I primi lavori

Alla fine del XIX secolo trova lavoro come ragioniere e meccanico presso Giovanni Battista Ceirano: dopo che l’officina dell’imprenditore cuneese viene acquisita dalla Fiat Vincenzo trova un posto come collaudatore – a soli 18 anni – per la neonata Casa torinese.

Da collaudatore a pilota

Le doti di guida di Vincenzo Lancia emergono immediatamente: nel 1902 – con la vittoria alla Sassi-Superga – porta alla Fiat il primo successo in gara ma col passare del tempo si rivela un guidatore tanto veloce quanto soggetto ad errori.

La fondazione della Lancia

Nel 1906, a soli 25 anni, Vincenzo fonda – insieme all’amico Claudio Fogolin – la Lancia. La prima vettura costruita da questo marchio – la Alfa del 1907 – mostra già numerose innovazioni tecniche come l’assale anteriore realizzato in acciaio scatolato per risparmiare peso.

Gli anni Venti e Trenta

Nel periodo a cavallo tra le due guerre le vetture realizzate da Vincenzo Lancia seducono i clienti facoltosi, attratti dall’elevata tecnologia presente a bordo. I due esempi più noti sono la Lambda del 1922 (la prima di sempre dotata di scocca portante) e la Aprilia del 1937, una delle auto più aerodinamiche di quel periodo. Vincenzo muore il 15 febbraio 1937 a Torino, pochi giorni prima del lancio di quest’ultimo veicolo.