Audi A5 Sportback 3.0 TDI 245 CV (2011): pregi e difetti della sportiva a cinque porte tedesca

Smartworld
di Marco Coletto

Acquistare un modello semestrale consente di risparmiare oltre 10.000 euro

Se siete interessati all’Audi A5 Sportback restyling cominciano già ad essere disponibili alcuni modelli “semestrali”. La versione turbodiesel di punta 3.0 TDI 245 CV Ambiente del 2011 è ancora molto difficile da trovare ma le sue quotazioni si aggirano intorno ai 40.000 euro: un risparmio di oltre 10.000 euro rispetto al prezzo di listino. Scopriamo i pregi e i difetti.

Pregi

Finitura

La perfezione non è di questo mondo ma la qualità degli assemblaggi e del materiali della sportiva dei quattro anelli raggiunge l’eccellenza.

Capacità bagagliaio

Il vano è ampio quanto basta per accogliere le valigie di tutti gli occupanti: 480 litri che diventano 980 quando si abbattono i sedili posteriori.

Climatizzazione

Impossibile rimanere delusi da un impianto così potente ed efficace.

Motore

Il 3.0 turbodiesel TDI Euro 5 da 245 CV e 500 Nm di coppia regala una spinta impressionante già intorno ai 1.000 giri. La sua forza si esaurisce verso quota 4.000-4.500 giri.

Sterzo

Talmente preciso da far dimenticare al guidatore di trovarsi a bordo di una “cinque porte”.

Prestazioni

Degne di una supercar: 250 km/h di velocità massima e 5,9 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.

Dotazione di sicurezza

C’è tutto tranne gli airbag per le ginocchia (non disponibili nemmeno a pagamento).

Freni

Nella media della categoria: non convincono e non deludono.

Tenuta di strada

Rassicurante quando si guida in modo tranquillo, divertente se si cerca il brio.

Tenuta del valore

Le Audi A5 Sportback sono molto ricercate, sopratutto se turbodiesel e con il cambio automatico a doppia frizione (come l’esemplare da noi analizzato).

Consumo

Molto interessante, alla luce del tipo di vettura: 17,5 km/l.

Garanzie

La copertura globale terminerà nel 2013, quella sulla verniciatura nel 2014 e quella sulla corrosione nel 2023.

Difetti

Abitabilità

L’abitacolo può ospitare solo quattro passeggeri. I sedili, però, sono molto comodi.

Dotazione di serie

Gli elementi essenziali – antifurto, cerchi in lega, cruise control, sedili regolabili elettricamente, sensori di parcheggio – ci sono. Tutto il resto (Bluetooth, interni in pelle, navigatore) si pagava a parte: puntate su esemplari full optional.

Posto guida

La posizione di seduta bassa e sportiva rischia di affaticare nei lunghi viaggi gli automobilisti con problemi alla schiena. La plancia, poi, presenta troppi pulsanti.

Sospensioni

Gli amanti del piacere di guida non possono non apprezzare la rigidezza degli ammortizzatori. Chi cerca il comfort, invece, potrebbe rimanere deluso.

Rumorosità

L’abitacolo non è completamente insonorizzato: il sound del propulsore è avvertibile soprattutto durante le accelerazioni “importanti”.

Cambio

La trasmissione sequenziale a sette rapporti a doppia frizione non convince completamente come su altri modelli del Gruppo Volkswagen. I passaggi marcia sono più marcati di quanto si può immaginare.

Visibilità

Percepire gli ingombri della coda non è semplice, complice anche il lunotto eccessivamente inclinato.

Prezzo

Da nuova costava 53.240 euro, oggi è ancora introvabile (fra pochi mesi si dovrebbero cominciare a vedere i primi esemplari nelle concessionarie). Le quotazioni si aggirano intorno ai 40.000 euro: poco meno di una Mercedes C 220 CDI Coupé Executive appena uscita dal concessionario.