Great Wall Hover 5 4×2 (2010): pregi e difetti della SUV cinese

Smartworld
di Marco Coletto

Grande, "low-cost" e a trazione posteriore.

La Great Wall Hover 5 4×2 può andare bene per chi non può fare a meno di guidare una SUV ma al tempo stesso non affronta superfici sconnesse (la trazione è posteriore) e non ha molti soldi da spendere. Un esemplare del 2010, introvabile, si porta a casa con 13.000 euro. Scopriamo i pregi e i difetti della grande Sport Utility “low-cost” cinese.

ABITABILITÀ – Buona per quattro persone, deludente se si pensa di percorrere tanti chilometri in cinque.

FINITURA – Non fatevi ingannare dal design moderno della plancia: la qualità dei materiali è rimasta ferma ai primi anni Novanta mentre gli assemblaggi presentano un mare di imperfezioni.

DOTAZIONE DI SERIE – Il minimo indispensabile: autoradio, cerchi in lega, climatizzatore e fendinebbia.

CAPACITÀ BAGAGLIAIO – 400 litri che diventano 1.250 quando si abbattono i sedili posteriori. Il vano ha una forma regolare che agevola lo stivaggio di colli ingombranti.

POSTO GUIDA – La posizione di seduta (scomoda, anche a causa della scarsa qualità dei sedili) è simile a quella delle fuoristrada dure e pure di una decina di anni fa.

CLIMATIZZAZIONE – L’impianto è poco potente e oltretutto i comandi sono posizionati troppo in basso.

SOSPENSIONI – Esageratamente rigide, manco fossimo su una Porsche.

RUMOROSITÀ – Fastidiosa e marcata, specialmente quando si viaggia in autostrada. I pannelli insonorizzanti nell’abitacolo è come se non esistessero.

MOTORE – Il 2.4 a benzina Euro 4 da 126 CV e 200 Nm di coppia non è un fulmine di guerra. La spinta arriva male e tardi, intorno a quota 2.500 giri.

CAMBIO – La trasmissione manuale a cinque rapporti ha una leva troppo soggetta ad impuntamenti.

STERZO – È come se il volante non comunicasse con le ruote anteriori. Comando lento, poco efficace e caratterizzato da reazioni tardive.

PRESTAZIONI – 160 km/h di velocità massima: viste le caratteristiche tutt’altro che sportive della vettura consigliamo di non avvicinarvi mai a quel limite.

DOTAZIONE DI SICUREZZA – Due soli airbag, niente ESP.

Bocciata su tutta la linea.

VISIBILITÀ – Il punto di forza di questa vettura. Il merito va ai montanti sottili e alla posizione di guida alta.

FRENI – Visti i lunghissimi spazi d’arresto suggeriamo di allenarvi nella preveggenza.

TENUTA DI STRADA – Trazione posteriore, baricentro alto e niente controllo di stabilità. Un cocktail poco rassicurante.

PREZZO – Da nuova costava 20.656 euro, oggi è introvabile. Le quotazioni si aggirano intorno ai 13.000 euro. Poco più di una Dacia Duster 1.6 4×2 Ambiance appena uscita dal concessionario.

TENUTA DEL VALORE – Chi l’ha acquistata nuova lo scorso anno ha già perso un mare di soldi. Il brand cinese non attira e i clienti hanno preferito puntare (giustamente) sulle più ricche varianti a trazione integrale.

CONSUMO – 9,7 km/l dichiarati, alto a qualsiasi andatura.