Great Wall Hover 5 4×4 (2011): guida all’acquisto

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Cosa controllare prima di comprare la spaziosa SUV cinese

La Great Wall Hover 5 è stata la prima “vera” auto commercializzata in Italia dalla Casa cinese (la Hover “pre-restyling” era infatti un autocarro). Un paio d’anni fa abbiamo analizzato a fondo un esemplare 4×4 del 2011 della SUV asiatica nell’allestimento più lussuoso Super Luxury Sport, ora vogliamo invece proporvi una guida all’acquisto.

Tre sono i principali punti di forza della Sport Utility asiatica: lo spazio per le persone e i bagagli, l’eccellente visibilità dovuta alle ampie superfici vetrate e la ricca dotazione di serie (autoradio Bluetooth CD Mp3 USB, cerchi in lega, climatizzatore automatico, fendinebbia, interni in pelle e sedile del guidatore regolabile elettricamente). Numerosi invece i difetti: i freni poco potenti, le finiture scadenti (la plancia è realizzata con plastiche rigide e gli assemblaggi sono imprecisi), il motore poco brillante, lo sterzo tutt’altro che reattivo, il comportamento stradale poco rassicurante e i consumi alti.

Per quanto riguarda l’affidabilità la Great Wall Hover 5 se la cava abbastanza bene: il motore – un ipercollaudato 2.4 a benzina di origine Mitsubishi da 126 CV poco vivace ma molto elastico – è robusto (così come il telaio a longheroni: perfetto in fuoristrada, meno su asfalto) mentre i problemi più importanti hanno coinvolto l’elettronica e la frizione (un po’ fragile). Controllate, infine, che l’esemplare acquistato sia stato sottoposto alla campagna di richiamo del 2014 volta ad eliminare l’amianto da alcune guarnizioni del motore e dello scarico.