Hyundai Atos Prime (2002): pregi e difetti della citycar coreana

Hyundai Atos Prime
Smartworld
di Marco Coletto

Nel traffico se la cava e costa quanto uno scooter usato.

Un’auto che costa come uno scooter usato? Esiste. La Hyundai Atos Prime del 2002 nell’allestimento GL World Cup si porta a casa con 1.100 euro. Questa versione della citycar coreana, a dire il vero, è praticamente impossibile da trovare ma basta rivolgersi ad altri allestimenti più o meno ricchi. Scopriamo i pregi e i difetti della vettura.

ABITABILITÀ – L’abitacolo offre tanto spazio alle gambe dei passeggeri posteriori.

FINITURA – Il design della plancia è moderno ma la qualità dei materiali utilizzati e, soprattutto, gli assemblaggi sono di basso livello.

DOTAZIONE DI SERIE – L’allestimento GL World Cup non era particolarmente completo: appoggiatesta posteriori, condizionatore e vernice metallizzata. Optional? Non pervenuti.

CAPACITÀ BAGAGLIAIO – Adatto ad una coppia: 219 litri che diventano 889 quando si abbattono i sedili posteriori. Meglio la Atos “normale”: sulla Prime il vano è più piccolo a causa della coda più originale ma meno squadrata.

POSTO GUIDA – Nella media della categoria: posizione di seduta abbastanza rialzata e comandi a portata di mano.

CLIMATIZZAZIONE – Efficace quanto basta.

SOSPENSIONI – Nei lunghi viaggi non ci si affatica: merito degli ammortizzatori abbastanza “soft”.

RUMOROSITÀ – La presenza di un propulsore a quattro cilindri in un mondo popolato da rivali a tre regala a questa vettura un ottimo comfort acustico.

MOTORE – Il 1.0 Euro 3 è ricco di cavalli (59) e di coppia (83 Nm). Quest’ultima è concentrata soprattutto ai bassi regimi: la spinta è interessante già intorno a quota 3.000 giri.

CAMBIO – La trasmissione manuale a cinque marce è una delle migliori del segmento. La leva non si impunta quasi mai, neanche quando viene molto sollecitata.

STERZO – Il comando leggero non affatica durante le manovre in città. Non chiedetegli la precisione di una sportiva.

PRESTAZIONI – Valori molto interessanti per una citycar: 147 km/h di velocità massima e solo 16,5 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.

Chi è abituato a guidare modelli di questo segmento noterà che quest’auto è più briosa.

DOTAZIONE DI SICUREZZA – Inesistente: manca persino l’airbag del guidatore.

VISIBILITÀ – Impossibile sbagliare un parcheggio: merito del lunotto ampio e dei montanti posteriori non troppo fastidiosi.

FRENI – Senza infamia e senza lode: deludono dopo un utilizzo intenso.

TENUTA DI STRADA – Il rollio è evidente, così come il sottosterzo. Niente di pericoloso, comunque.

PREZZO – Da nuova costava 9.751 euro, oggi è introvabile con questo allestimento. Se doveste rintracciarla preparatevi a sborsare circa 1.100 euro.

TENUTA DEL VALORE – Ancora oggi è una delle auto coreane più richieste. La potete acquistare ad un prezzo bassissimo e rischiare addirittura di guadagnarci dopo qualche mese in caso di eventuale vendita.

CONSUMO – 15,9 km/l, particolarmente contenuto.

GARANZIE – Premessa: la Atos Prime è una vettura che non ha avuto grossi problemi di affidabilità. Detto questo la copertura globale e quella sulla verniciatura sono terminate nel 2005 mentre quella sulla verniciatura nel 2008.