Infiniti Q60 3.0t (2017): pregi e difetti della coupé giapponese

Infiniti Q60
Smartworld
di Marco Coletto

Alla fine dello scorso decennio la Infiniti Q60 3.0t provò (senza successo) a rubare clienti alla Mercedes classe C Coupé: oggi gli esemplari del 2017 della variante più cattiva della seconda generazione della sportiva asiatica si portano a casa con poco più di 35.000 euro

Alla fine dello scorso decennio la seconda generazione della Infiniti Q60 (sportiva giapponese realizzata sullo stesso pianale della Q50) provò, senza successo, a rubare clienti alla Mercedes classe C Coupé.

Scopriamo insieme i pregi e i difetti di un esemplare del 2017 della versione “top” (la 3.0t nel lussuoso allestimento S Sport Tech), facile da trovare a poco più di 35.000 euro.

I pregi della Infiniti Q60 3.0t del 2017

Abitabilità

Chi si accomoda sui due sedili posteriori tocca il tetto con la testa ma ha a disposizione parecchi centimetri nella zona delle spalle e delle gambe.

Finitura

Livelli altissimi. Ai livelli delle tedesche? Forse anche meglio…

Posto guida

Eleganza e sportività: sedile avvolgente, tante regolazioni e comandi ergonomici. L’unica pecca riguarda il freno di stazionamento a pedale.

Climatizzazione

L’impianto automatico bizona se la cava egregiamente ed è anche semplice da gestire.

Sospensioni

Più orientate al comfort che alla sportività: giusto così.

Rumorosità

L’abitacolo è ottimamente insonorizzato.

Sterzo

Lo sterzo elettronico diretto della Infiniti Q60 3.0t non è collegato meccanicamente alle ruote: un comando più diretto che riduce le vibrazioni sul volante dovute alla superficie stradale.

Dotazione di sicurezza

Ricchissima: airbag frontali, laterali e a tendina, attacchi Isofix, avviso uscita involontaria di corsia, controlli di stabilità e trazione, frenata automatica, monitoraggio angolo cieco e riconoscimento segnali stradali.

Visibilità

La coda sporgente, i finestrini piccoli e la particolare forma del montante posteriore non aiutano: per fortuna la telecamera 360° è di serie.

Freni

In linea con quanto offerto dalla concorrenza.

Prezzo

Da nuova nel 2017 la Infiniti Q60 3.0t S Sport Tech costava relativamente poco in rapporto ai contenuti offerti (68.900). Oggi la sportiva nipponica si trova facilmente usata a 36.000 euro: poco meno di una BMW 218i Gran Coupé Sport appena uscita dal concessionario.

Garanzie

La copertura globale scade quest’anno (dipende dal mese di immatricolazione), a patto che la vettura abbia percorso meno di 100.000 km.

I difetti della Infiniti Q60 3.0t del 2017

Dotazione di serie

Ricca ma poco personalizzabile: autoradio Aux Bluetooth CD Mp3 USB, cerchi in lega, climatizzatore automatico bizona, cruise control adattivo, fendinebbia, interni in pelle, navigatore, parcheggio semiautomatico, retrovisori ripiegabili elettricamente, sedili anteriori regolabili in altezza e riscaldabili, sensore luci, sensore pioggia, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con telecamera, sospensioni attive, sterzo ad assistenza variabile e telecamera 360°.

Capacità bagagliaio

Il vano non è molto ampio: 342 litri.

Motore

Il 3.0 V6 biturbo benzina Euro 6 della Infiniti Q60 3.0t offre tanti cavalli (405) e un’erogazione eccellente (corposa ai bassi regimi ed efficace in allungo) ma è povero di coppia (475 Nm) e ha una cilindrata elevata che non aiuta chi vuole risparmiare sull’assicurazione RC Auto.

Cambio

La trasmissione automatica (convertitore di coppia) a sette rapporti regala passaggi marcia fluidi ma è poco reattiva quando si cerca la sportività.

Prestazioni

Nel complesso buone ma inferiori alla concorrenza tedesca: 250 km/h di velocità massima e 5 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.

Tenuta di strada

La Infiniti Q60 3.0t è incollata all’asfalto ma il peso elevato penalizza l’agilità nelle curve.

Tenuta del valore

Le quotazioni sono destinate a calare vertiginosamente nei prossimi anni, soprattutto se si considera la recente sparizione del marchio Infiniti dai nostri listini.

Consumo

Alto: 10,6 km/l dichiarati.