Jaguar XK (2011): pregi e difetti della supercar britannica

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Raffinata e divertente, si acquista con poco più di 40.000 euro

La Jaguar XK è stata una delle supercar più eleganti del Terzo Millennio ma – grazie al telaio in alluminio che contribuisce a ridurre il peso – anche una delle più divertenti da guidare. Le versioni “aspirate” più eleganti (le Portfolio) del 2011 sono difficili da trovare (la maggior parte dei clienti ha preferito optare per le più cattive R) ma hanno quotazioni interessanti: poco più di 40.000 euro. Scopriamo insieme i pregi e i difetti della coupé britannica.

Jaguar XK (2011): i pregi

Finitura

Semplicemente perfetta: assemblaggi impeccabili e materiali pregiati presenti in ogni punto dell’abitacolo.

Posto guida

Il giusto compromesso tra sportività ed eleganza: atmosfera di lusso, posizione di seduta molto bassa e sedili contenitivi.

Climatizzazione

La Jaguar XK può vantare un impianto potente e bocchette gigantesche: difficile chiedere di più.

Sospensioni

Si adattano automaticamente alle condizioni della strada garantendo un buon comfort sulle sconnessioni pronunciate. Su asfalto liscio gli ammortizzatori sono piuttosto rigidi: meglio così…

Rumorosità

La Jaguar XK ha una doppia anima: silenziosa ad andature normali e in grado di regalare un sound poderoso quando si cerca la vivacità.

Sterzo

Un comando così reattivo è difficile da trovare su sportive di questa mole.

Dotazione di sicurezza

Mancano i dispositivi di ultima generazione e c’è solo quello che serve: airbag frontali, laterali e a tendina e controlli di stabilità e trazione.

Visibilità

Il lunotto posteriore piccolo, le bombature della carrozzeria e le ridotte superfici vetrate non sono di grande aiuto nelle manovre ma le dimensioni esterne non esagerate (4,79 metri di lunghezza) della Jaguar XK consentono di cavarsela discretamente nei posteggi.

Freni

Un impianto a dir poco eccezionale: incisivo, efficace e resistente all’affaticamento.

Tenuta di strada

La Jaguar XK è una supercar non troppo pesante impreziosita da un assetto tarato alla perfezione: nelle curve sembra di guidare una sportiva meno ingombrante e quando si esagera interviene prontamente l’elettronica.

Tenuta del valore

La coupé britannica ha un futuro assicurato tra le storiche: le quotazioni sono destinate ancora a scendere ma fra qualche anno si assesteranno.

Jaguar XK (2011): i difetti

Abitabilità

La Jaguar XK ufficialmente ha quattro posti ma chi si accomoda sui sedili posteriori – adatti solo a dei bambini – deve fare i conti con la carenza di centimetri nella zona delle gambe e della testa.

Dotazione di serie

Ricca (ma le concorrenti offrivano maggiori possibilità di personalizzazione): autoradio con Bluetooth, cambio automatico, cerchi in lega, climatizzatore, cruise control, fendinebbia, interni in pelle, navigatore satellitare, retrovisori ripiegabili elettricamente, sensori di parcheggio e sospensioni adattive.

Capacità bagagliaio

Il vano ha una capienza di 300 litri (un valore adatto per una coppia e un eventuale figlio piccolo) ma da una sportiva lunga quasi 4,80 metri ci si aspetterebbe più spazio per le valigie.

Motore

Il 5.0 V8 aspirato Euro 5 da 385 CV e 515 Nm di coppia soffre la concorrenza delle più moderne unità sovralimentate (più potenti e più reattive ai bassi regimi). Per le vere emozioni bisogna frequentare la zona rossa del contagiri.

Cambio

La trasmissione automatica a sei rapporti non è molto rapida nei passaggi marcia quando si guida in modo allegro.

Prestazioni

250 km/h di velocità massima e 5,5 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h sono un valore di tutto rispetto ma chi è abituato a guidare supercar sovralimentate potrebbe rimanere deluso dalla spinta sotto i 3.000 giri.

Prezzo

Da nuova la Jaguar XK Portfolio costava parecchio (100.700 euro). Oggi si porta a casa con 41.300 euro (poco più di un’Audi A5 1.8 TFSI multitronic appena uscita dal concessionario) ma non è semplice da trovare visto che la maggioranza dei clienti ha preferito le più potenti XKR sovralimentate.

Consumo

Alto: 8,9 km/l dichiarati, mai sotto quota 5 nell’uso quotidiano.

Garanzie

La copertura globale e quella sulla verniciatura sono terminate nel 2014 mentre quella sulla corrosione è valida fino al 2017.

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