Lancia Phedra 3.0 (2002): pregi e difetti della monovolume torinese

Smartworld
di Marco Coletto

Quando il brio incontra lo spazio.

La Lancia Phedra 3.0 Executive è impossibile da trovare, specialmente se dell’anno 2002. La stragrande maggioranza dei clienti della grande monovolume torinese ha infatti optato (giustamente) per le più economiche versioni turbodiesel. Se percorrete pochi chilometri, però, anche questa motorizzazione può risultare interessante: soprattutto se si considera che la sua quotazione sul mercato dell’usato è praticamente pari al passaggio di proprietà. Scopriamo i pregi e i difetti.

ABITABILITÀ – I passeggeri della terza fila hanno pochi centimetri a disposizione delle gambe e per quanto riguarda quelli della seconda molte rivali se la cavano meglio.

FINITURA – La Phedra era una delle monovolume più raffinate in commercio: la qualità dei materiali e degli assemblaggi soddisfa ancora oggi l’automobilista più esigente.

DOTAZIONE DI SERIE – Degna di un’ammiraglia: autoradio, cambio automatico, cerchi in lega, climatizzatore, fendinebbia, interni in Alcantara e navigatore satellitare.

CAPACITÀ BAGAGLIAIO – 324 litri (pochi) che diventano 2.948 in configurazione a due posti.

POSTO GUIDA – Comodissimo e ampiamente regolabile.

CLIMATIZZAZIONE – L’impianto è molto potente e copre tutti e sette i passeggeri.

SOSPENSIONI – Gli ammortizzatori soffici regalano un comfort da dieci e lode.

RUMOROSITÀ – Nella media della categoria, quando si cerca la guida allegra risponde con una sonorità seducente.

MOTORE – Il 3.0 V6 Euro 3 a benzina da 204 CV e 285 Nm di coppia è molto grintoso. La spinta inizia ad essere gradevole già intorno ai 3.500 giri.

CAMBIO – La trasmissione automatica a quattro rapporti è fluida ma non molto rapida nei passaggi marcia.

STERZO – La precisione non è il suo forte: d’altronde appartiene ad un’auto nata per affrontare lunghi viaggi autostradali.

FRENI – Ottimi, tra i migliori della categoria.

TENUTA DI STRADA – Eccellente fino a quando non si esagera. Se si guida in modo allegro il sottosterzo diventa evidente.

PREZZO – Da nuova costava 37.651 euro, oggi è introvabile e non ha mercato.

Se doveste rintracciare un esemplare il precedente proprietario sarà felice di vendervela in cambio solo del pagamento del passaggio di proprietà.

TENUTA DEL VALORE – Pari allo zero: stiamo pur sempre parlando di un mezzo pesante quasi due tonnellate dotato di un propulsore a benzina da oltre 200 cavalli.

CONSUMO – Non troppo elevato, se si considerano le caratteristiche tecniche: 8,7 km/l.

GARANZIE – Tutte scadute: quella globale nel 2004, quella sulla verniciatura nel 2005 e quella sulla corrosione nel 2011.