Pagani Zonda (2005): pregi e difetti della supercar modenese

Pagani Zonda
Smartworld
di Marco Coletto

Divertimento ed esclusività allo stato puro

La Pagani Zonda del 2005 è già stata analizzata cinque mesi fa nella variante scoperta Roadster. Oggi, invece, ci occupiamo della versione Coupé, più adatta agli amanti del piacere di guida. Un esemplare del 2005, introvabile, ha quotazioni poco più alte di 250.000 euro. Scopriamo i suoi pregi e difetti.

Pregi

Abitabilità

Due posti secchi e un abitacolo sufficientemente spazioso. Difficile rimanere delusi.

Finitura

La qualità dei materiali e degli assemblaggi rasenta la perfezione. La Zonda è una delle poche supercar che riescono a sedurre anche gli automobilisti che cercano l’eleganza oltre alle prestazioni.

Posto guida

Ci si accomoda a pochi centimetri di distanza dall’asfalto circondati da alluminio, pelle e fibra di carbonio. Cosa desiderare di più?

Climatizzazione

L’impianto funziona molto bene.

Sospensioni

Nella guida di tutti i giorni sanno come regalare un briciolo di comfort. In pista raggiungono un livello di rigidezza mostruoso.

Rumorosità

Una sinfonia continua che inizia al momento della partenza. Un crescendo, che diventa un possente latrato quando si cerca il divertimento.

Motore

Il 7.3 V12 Euro 3 da 555 CV e 750 Nm di coppia spinge forte ai bassi regimi e diventa cattivissimo quando si superano i 4.000 giri.

Cambio

La trasmissione manuale a sei marce ha una leva tanto seducente dal punto di vista estetico quanto facile da maneggiare e un pedale della frizione non troppo pesante.

Prestazioni

Semplicemente devastanti: 340 km/h di velocità massima e 3,7 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.

Freni

Uno degli impianti più riusciti di sempre. Senza se e senza ma.

Tenuta di strada

Regala brividi di piacere ai piloti esperti. Se avete tanti soldi ma non siete abituati alle auto potenti esistono modelli altrettanto divertenti più facili da guidare. L’assenza dell’ESP diventa un problema per chi non è in grado di tenere a bada una vettura simile.

Tenuta del valore

Elevatissima: un modello così raro e così pregiato diventerà senza dubbio un protagonista dei concorsi d’eleganza dei prossimi decenni.

Consumo

5,6 km/l: un valore non troppo elevato per un’auto con oltre 550 CV di potenza.

Difetti

Dotazione di serie

Non molto ricca: autoradio, cerchi in lega, climatizzatore, fendinebbia, navigatore satellitare, sospensioni autoregolabili e vernice metallizzata.

Capacità bagagliaio

Il vano, semplicemente, non esiste: lo spazio per le valigie va ricavato nei pochi anfratti liberi nell’abitacolo.

Sterzo

Un comando dall’impostazione relativamente turistica che stona con il resto della vettura.

Dotazione di sicurezza

Decisamente incompleta: ABS e controllo di trazione. Tutto il resto non era disponibile nemmeno come optional.

Visibilità

Penalizzata da una serie di fattori come la coda massiccia, la posizione di seduta rasoterra e l’assenza dei sensori di parcheggio. Trovarle un posteggio, invece, è abbastanza semplice visto che è lunga solo 4,40 metri.

Prezzo

Da nuova costava 497.351 euro, oggi è introvabile. Le quotazioni si aggirano intorno ai 260.000 euro: poco meno di una Ferrari FF appena uscita dal concessionario.