Suzuki Jimny 1.3 (2009): pregi e difetti della SUV giapponese

Smartworld
di Marco Coletto

Dimensioni compatte e un eccellente comportamento in fuoristrada

La Suzuki Jimny 1.3 del 2009 è perfetta per chi affronta spesso percorsi in fuoristrada ma desidera un mezzo compatto ed economico da gestire. La piccola SUV giapponese si trova facilmente nell’allestimento “base” JLX a poco più di 10.000 euro: scopriamo i pregi e i difetti.

Pregi

Finitura

Materiali poco appariscenti ma solidi e assemblaggi precisi: promossa.

Cambio

La trasmissione manuale a cinque rapporti con ridotte, l’elemento più riuscito dell’intera vettura, è perfetta nei percorsi off-road.

Sterzo

Leggero e non molto preciso: in fuoristrada se la cava ma sull’asfalto delude.

Prestazioni

Adeguate ad una baby fuoristrada: 140 km/h di velocità massima e 16 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.

Visibilità

Le dimensioni estremamente compatte (3,65 metri di lunghezza) e le ampie superfici vetrate rendono agevole qualsiasi posteggio.

Tenuta di strada

Meglio non esagerare sull’asfalto e in tutte le occasioni in cui si sceglie di usare solo la trazione posteriore. In modalità 4×4, a basse velocità e sui terreni impervi è insuperabile.

Tenuta del valore

La Suzuki Jimny è un’auto molto amata sul mercato dell’usato: per questa ragione chi l’ha acquistata nuova tre anni fa ha visto il prezzo calare in modo non eccessivo.

Consumo

13,7 km/l: nella media della categoria.

Garanzie

La copertura globale scade quest’anno (a patto che non siano stati superati i 100.000 km) mentre quella sulla corrosione terminerà nel 2015.

Difetti

Abitabilità

I due passeggeri posteriori non hanno molto spazio a disposizione e oltretutto è difficile accomodarsi a bordo.

Dotazione di serie

Solo l’autoradio e il climatizzatore erano compresi nel prezzo.

Capacità bagagliaio

Il vano è molto piccolo: 113 litri che diventano 750 abbattendo i sedili posteriori. In configurazione a quattro posti è dura riuscire ad infilare più di una borsa rigida.

Posto guida

La posizione di seduta rialzata è l’unico pregio: il pilota (che ha pochissimi centimetri per le spalle) deve anche fare i conti con un sedile poco imbottito.

Climatizzazione

Le ampie bocchette d’aerazione non deludono ma l’impianto era optional: cercate esemplari che ne siano dotati.

Sospensioni

Gli ammortizzatori sono durissimi: sconsigliamo questa vettura per i viaggi superiori ai 100 chilometri.

Rumorosità

Il propulsore è particolarmente “fracassone”: specialmente in autostrada.

Motore

Il 1.3 Euro 4 da 85 CV e 110 Nm di coppia inizia ad offrire una spinta interessante solo quando si superano i 4.000 giri.

Dotazione di sicurezza

ABS e doppio airbag. L’ESP non era – e non è ancora oggi – nemmeno optional: male.

Freni

L’impianto non è molto potente: in caso di emergenza si rischia di andare “lunghi”.

Prezzo

Da nuova costava 15.941 euro, oggi si trova senza problemi a 10.400 euro. Poco più di una Fiat Panda 1.2 Pop appena uscita dal concessionario.

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