La Volkswagen Golf Variant – versione station wagon della compatta tedesca – non è mai stata apprezzata quanto la berlina pur conservandone gli stessi pregi (con un pizzico di versatilità in più, oltretutto). La variante 2.0 TDI DSG era quella più potente (140 CV) e costosa nel 2010 e può vantare un eccellente cambio automatico a doppia frizione perfetto per alleviare le sofferenze del piede sinistro di chi percorre molti chilometri. Oggi questa vettura si trova facilmente a meno di 15.000 euro: scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
Pregi
Finitura
La Volkswagen ha una ricca tradizione di auto curate e la Golf Variant 2.0 TDI DSG non fa eccezione: materiali di qualità e assemblaggi impeccabili.
Dotazione di serie
Questa versione era disponibile esclusivamente nel più ricco allestimento Highline: autoradio CD/MP3 con collegamento Aux, barre sul tetto, climatizzatore automatico bizona, fendinebbia e volante multifunzione.
Capacità bagagliaio
La capienza del vano – 560 litri che diventano 1.550 quando si abbattono i sedili posteriori – soddisfa senza problemi le esigenze di una famiglia.
Posto guida
Ampie regolazioni e comandi a portata di mano: promossa.
Climatizzazione
L’impianto automatico bizona della Volkswagen Golf Variant 2.0 TDI DSG del 2010 può vantare le utili bocchette posteriori.
Sospensioni
La taratura degli ammortizzatori tende al rigido ma la risposta secca e fastidiosa arriva solo sulle sconnessioni più pronunciate.
Rumorosità
Il motore silenzioso e l’abitacolo ben insonorizzato contribuiscono a garantire un buon livello di comfort nei lunghi viaggi.
Cambio
La trasmissione automatica a doppia frizione DSG della Volkswagen Golf Variant 2.0 TDI è un piccolo gioiello capace di offrire passaggi marcia rapidi e inavvertibili.
Sterzo
Il comando è molto valido e guadagna precisione e sensibilità con l’aumentare della velocità.
Prestazioni
Valori di tutto rispetto per un’auto di questa categoria: 208 km/h di velocità massima e 9,7 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.
Dotazione di sicurezza
Sulla Volkswagen Golf Variant 2.0 TDI DSG c’è tutto quello che serve: airbag frontali, laterali, a tendina e per le ginocchia del guidatore, attacchi Isofix e controlli di stabilità e trazione.
Visibilità
Le dimensioni esterne relativamente compatte (4,53 metri di lunghezza) della station wagon di Wolfsburg unite alle ampie superfici vetrate non creano problemi in manovra. I sensori di parcheggio erano optional ma non sono necessari.
Freni
Senza infamia e senza lode.
Tenuta di strada
La Volkswagen Golf Variant 2.0 TDI DSG è rassicurante nelle curve ma riesce anche a divertire: merito di un assetto ben studiato e di una discreta agilità.
Consumo
18,2 km/l: un valore molto interessante.
Difetti
Abitabilità
Molte rivali se la cavano meglio: il divano è troppo stretto per poter accogliere comodamente tre passeggeri e gli occupanti più alti seduti sui sedili posteriori hanno oltretutto pochi centimetri a disposizione della testa e delle gambe.
Motore
Il propulsore 2.0 turbodiesel TDI non brilla alla voci “potenza” (140 CV) e “coppia” (320 Nm) ma regala una spinta regolare già sotto i 2.000 giri e un buon allungo, tipico dei propulsori a gasolio del gruppo Volkswagen.
Prezzo
La Volkswagen Golf Variant 2.0 TDI DSG costava tanto da nuova nel 2010 (28.201 euro) e anche oggi non scherza visto che si trova senza problemi di seconda mano a 13.800 euro: poco più di una Skoda Fabia Wagon 1.0 Active appena uscita dal concessionario. Occhio agli esemplari con troppi chilometri sul groppone.
Tenuta del valore
La Golf station wagon non è tra le Volkswagen più apprezzate: chi cerca una familiare compatta generalmente punta su rivali con più personalità. Questo incide sul calo delle quotazioni, più marcato rispetto alla berlina.
Garanzie
La copertura globale è terminata nel 2012 e quella sulla verniciatura nel 2013. Ancora valida, fino al 2022, la protezione sulla corrosione.
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