Introduzione
Chi possiede un motorino conosce tutti i più grandi vantaggi che questo veicolo presenta. Tuttavia, non sempre la vita di ogni motociclista è così semplice. Ci sono, infatti, alcune particolari attenzioni a cui occorre attenersi. Una di queste è senz'altro la carburazione, che merita una certa importanza, anche se non tutti i possessori dei motorini sanno come si effettua. In questa guida vi daremo tutte le principali informazioni su come carburare per bene un motorino. Questa operazione deve esempre essere svolta in modo molto preciso. Per questo motivo vi consigliamo di prendervi tutto il tempo che vi occorre, agendo senza fretta. Soltanto così infatti potrete avere la certezza che il vostro motorino durerà nel tempo e non vi costringerà a spendere grosse cifre per la riparazione. A questo punto non ci resta che augurarvi buon lavoro con la raccomandazione di guidare con prudenza, carissimi lettori!
Occorrente
- Cacciavite a taglio
- Guanti da lavoro
Combustione
Prima di spiegare come si svolge la carburazione, occorre sapere bene cosa si intende per carburare un motorino. Il carburatore è quella parte meccanica del motore che fa parte dell'impianto di alimentazione. La sua funzione è quella di miscelare, insieme la benzina e l'aria. Carburare il motorino, in definitiva, vuol dire regolare le quantità di aria e di benzina che finiscono nel carburatore, per impedire che si formi eccessiva benzina, oppure troppa aria. Nel primo caso parliamo di una combustione grassa, mentre nella seconda eventualità ha luogo quella che viene definita una combustione magra. In entrambi i casi il rischio è quello di creare dei gravi danni al motore che, con la miscela sbagliata, potrebbe addirittura rovinarsi in modo irrimediabile. Niente paura comunque: basta conoscere poche semplici regole e seguirle alla lettera.
Aspirazione
La prima importante operazione da effettuare è quella di individuare, nel carburatore, le due viti che regolano i getti della benzina. La prima vite, molto facile da individuare, si trova sul fianco del carburatore e regola il getto del massimo, cioè fissa la quantità più elevata di benzina che viene aspirata quando si apre completamente l'acceleratore. Un'altra vite più piccola regola, invece, il getto del minimo, cioè determina in modo preciso la quantità di benzina che viene aspirata dal motore a bassi giri. Quest'ultima, in pratica, interessa quando si procede ad una velocità estremamente bassa. Questa vite è situata quasi sempre alla base del carburatore, tranne che nei modelli molto vecchi di motorino. Le due viti sono comunque entrambe molto semplici da individuare, in quanto sono dorate e presentano un solco abbastanza visibile nella parte centrale. Esse possono essere regolate con un semplice cacciavite a taglio, cioè quello con la punta piatta. Una volta che sono state identificate queste due viti, è necessario rimediare un cacciavite a taglio adeguato, per poi iniziare l'operazione di carburazione del proprio motorino. Se non possedete il cacciavite adatto potete procurarvelo da un buon ferramenta oppure anche da un benzinaio fornito di tutti gli attrezzi per riparare i motoveicoli. Anche nel caso di un semplice cacciavite vi consigliamo di esigere un modello originale e non una copia perché altrimenti potrebbe non funzionare bene a causa della bassa quaità del metallo.
Accensione
Usando il cacciavite è possibile avvitare la prima vite, cioè quella del massimo, senza chiudere completamente il getto. Successivamente, occorrerà mettere il motorino sul cavalletto centrale, per poi accendere il motore ed accelerare leggermente. Se il contagiri segnala un numero di giri compreso tra mille e duemila (cioè la lancetta è tra l'uno ed il due), significa che è tutto nella norma. Se, invece, il valore è superiore a duemila giri, anche se di poco, è necessario chiudere un pochino il getto. Oppure, se il valore è inferiore a mille, è opportuno, al contrario, aprire leggermente il getto. La seconda vite che in questo caso deve interessare, cioè quella del massimo, è situata quasi sempre alla base del carburatore. Tramite un cacciavite è necessario aprire il getto a metà, per poi accendere il motore, in modo da fare un brevissimo giro. Sono sufficienti pochissimi metri da percorrere, purché in accelerazione. Appena scesi dal motorino, è necessario guardare con molta attenzione la candela. Se quest'ultima, infatti, dovesse essere bianca, vorrebbe dire che la quantità di aria è superiore alla norma e quindi in questo caso si dovrebbe aprire maggiormente il getto del massimo. Al contrario, se la candela dovesse essere di colore scuro, significa che è entrata troppa benzina e sarebbe quindi necessario provvedere a chiudere leggermente il getto. Se, infine, la candela si presenta di colore nocciola, vuol dire che il motorino è ben carburato, e non bisogna intervenire in alcun modo. Ecco terminata la carburazione del vostro motorino in modo ineccepibile. Buon viaggio!
Consigli
- Pulite le candele con un panno morbido prima di carburare il motore