Come far ripartire la Vespa ingolfata
Introduzione
La Vespa è un'icona italiana. Sin dalla seconda guerra mondiale con la produzione della Vespa Paperino (prototipo della futura Piaggio Vespa) questo modello di scooter ha incarnato il simbolo di moto elegante e d'epoca. Ci sono decine di modelli di Vespa immessi sul mercato e in circolazione tutt'oggi è molto facile incontrare esemplari datati. Proprio a causa degli anni e dell'usura può capitare che la Vespa si ingolfi e lasci a piedi il malcapitato. L'ingolfamento, come ad esempio il grippaggio (cioè il blocco di due pezzi meccanici a causa dell'eccessivo attrito), è un fenomeno indesiderato ed abbastanza fastidioso che, purtroppo, può verificarsi nel normale utilizzo di questo mezzo di trasporto. Fare ripartire una Vespa ingolfata costituisce un procedimento che l'appassionato conosce accuratamente e che sicuramente avrà affrontato almeno una volta nella vita da "vespista". La dedizione e la cura svolta nei confronti di questo veicolo nel renderlo al pieno delle sue funzionalità, come l'affidabilità e la sua modalità di guida, l'hanno reso, con il trascorrere del tempo, sia un classico della motorizzazione italiana che un culto come soltanto i possessori possono veramente capire. In questa guida andremo allora a spiegare come è possibile far ripartire una Vespa ingolfata, con marce e senza.
Occorrente
- Guanti in lattice
- Chiave a tubo
- Benzina e olio motore
- Stracci puliti
Spingere più volte la pedalina di accensione
Generalmente, quando una Vespa si ingolfa, si tenta di farla ripartire spingendo con il piede sulla pedalina di accensione. Si può insistere per una decina di volta o più, accelerando contemporaneamente in modo da "sgolfare" il tutto. Naturalmente, in casi gravi, il risultato è quasi sempre vano. È possibile provare questa procedura per qualche volta, ma senza esagerare, altrimenti non si fa altro che peggiorare solamente la situazione. È buona regola, comunque, controllare che questo tipo di problema non sia legato alla mancanza della benzina o alla posizione della chiave di accensione in "off".
Accendere la Vespa in movimento
Se la pedalina di avvio del motore non offe risultati, si può passare alla prossima soluzione. Il prossimo ed obbligato passo da compiere consiste nel mettersi in un luogo isolato e abbastanza tranquillo, come una piazzola. Se si trova una breve discesa è ancora meglio poiché si risparmia la fatica di spingere a mano la Vespa. Si apre l'aria, si inserisce la seconda marcia e, tenendo la frizione tirata, a motore spento, si deve spingere la Vespa. Il consiglio è quello di farlo stando sulla parte destra della Vespa e mantenendo il manubrio, considerando che può opporre una certa resistenza. Raggiunta una certa velocità, si rilascia lentamente la frizione e si verifica se il motore inizia a scoppiettare. In caso positivo, è possibile ora guidare la Vespa senza problemi.
Sgassare la Vespa
Se la Vespa non si avvia, occorre fare una leggera corsetta oppure camminare a passo veloce e costante. Il risultato dipende da quanti tentativi vengono effettuati e da quanto tempo si va avanti. Quando si avvertirà sgassare il motore, occorre fermarsi, salire sulla vespa ed accelerare sempre sgassando, con l'aria aperta stando fermi. È necessario, inoltre, mettere in folle o mantenere sempre la frizione premuta.
Verificare lo stato della candela
A questo punto, se la procedura è andata a buon fine, si noterà che il motore della propria Vespa funzionerà alla perfezione. Se invece il motore non ha l'intenzione di saperne di partire, il problema può essere legato alla mancata chiusura dello spillo conico dovuto all'usura del medesimo, o al galleggiante che si è rotto, oppure alla vite di regolazione che sovra-dosa di benzina la camera di combustione. La cosa più probabile che generalmente può capitare è che il problema risiede nella candela. Può anche succedere che, in prossimità degli elettrodi della candela, non si verifichi lo scoccare della scintilla. Questo è provocato dal fatto che gli elettrodi sono sporchi di benzina vera e propria, quindi sono praticamente inumiditi, e parliamo di miscela ricca. Un'altra eventualità può essere che sopra gli elettrodi sia presente un eccessivo strato di particelle carboniose, quindi questi sono carbonizzati, ed abbiamo una cosiddetta miscela grassa. A questo punto, è necessario verificare le condizioni della candela.
Pulire o sostituire la candela
Giunti in questa fase, localizzata l'esatta collocazione della candela, è sufficiente prendere un panno privo di peli per poi pulire semplicemente gli elettrodi. È buona regola andare a pulire tutta la candela. È inoltre possibile controllare la distanza tra gli elettrodi con uno spessimetro per poi adeguarlo come indicato sul manuale. Invece, se siamo in presenza di elettrodi scuri, è possibile pulire gli elettrodi, per poi rimontare e tentare di fare partire il motore. Altrimenti, se il motore non dovesse riavviarsi, la candela deve essere prontamente sostituita. Vi consigliamo, naturalmente, di leggere attentamente il manuale del veicolo, in modo da poter verificare che tipo di candela deve essere utilizzata. È necessario, tra l'altro, prestare attenzione al periodo in cui ci si trova. Ad esempio, durante la stagione invernale è necessario avere una candela "calda". A questo punto, una volta ultimata la sostituzione della candela, si può procedere con l'avviamento tramite la pedivella. Tirare per prima cosa l'aria ed avviare il motore.
Verificare la miscelazione della benzina
Può capitare che sia la scarsa quantità di olio motore nella benzina ad aver causato l'ingolfamento della Vespa. In tal caso, se il motore non si è rovinato, basterà aspirare via tutta la benzina del serbatoio con una pompetta, fare una nuova miscela in modo corretto e metterla dentro. Un segnale che testimonia un quantitativo eccessivo di olio può essere la forte presenza di fumo quando si accelera.
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Consigli
- Effettuare la sostituzione a motore freddo per evitare facili scottature.