Come fare il restauro conservativo di una moto
Introduzione
Entrare in un garage e scoprire che in mezzo al ciarpame si nasconde una bella moto, magari anche d'epoca può essere una sorpresa meravigliosa. Con tutta probabilità, però la moto non sarà in condizioni ottimali, ma un amatore si rimboccherà le maniche e si darà da fare per farla risorgere. Servono pazienza, un bel garage e molti attrezzi. Con questa breve guida vedremo come fare un restauro conservativo.
Occorrente
- Moto
- Garage
- Attrezzi da meccanico
- Ricambi
Valutare i danni
Il tempo e la cattiva conservazione possono fare danni seri ad una moto. Si devono controllare le gomme, le parti in pelle o tessuto e la verniciatura. Si passa poi alla ruggine, che può fare danni estetici o anche più profondi, specie alle cromature e alle parti che sono rivolte in basso, dove si accumula la condensa. Si passa infine ai danni legati all'usura, e quelli che coinvolgono il motore. La sequenza è legata al fatto che la moto, spesso, va smontata un pezzo alla volta per restaurarla.
Cercare i ricambi
Alcune parti si possono tranquillamente far ricostruire ad un artigiano, come la sella, mentre altre andranno sostituite con parti originali, dove possibile, oppure equivalenti, se risultassero troppo costose o semplicemente impossibili da trovare. Si deve valutare un budget, comunque, e considerare che un restauro profondo può addirittura abbassare il valore della moto, anche se la rende di nuovo funzionale. Le parti meccaniche rovinate invece vanno sostituite con originali o con repliche fedeli preparate da un esperto. I pezzi si trovano nei gruppi di scambio su Facebook, su ebay e spesso girando per sfasciacarrozze. Anche i raduni di amatori di un tipo specifico di moto sono una buona fonte di pezzi di ricambio e di informazioni.
Verniciare le parti
Recuperati i pezzi e ripristinata la meccanica, si prova il motore, se non è stato possibile farlo prima. A questo punto la moto va riportata ad un buon livello estetico. Le parti ossidate vanno sabbiate e riverniciate. Se si hanno parecchi soldi da spendere, si possono cromare quelle che lo erano, sennò una soluzione semplice e meno costosa è quella di verniciare a polvere. Questa operazione si può fare anche a livello amatoriale.
Collaudare la moto
Se gli interventi sono solo sostitutivi e la moto non ha subito modifiche particolari, basta fare il pieno e provarla, magari con un amico esperto a fianco, su una strada poco affollata. Se invece la moto è stata riportata in vita da un vero e proprio rottame, il collaudo va fatto presso la motorizzazione civile, dove l'ingegnere valuterà se il nostro orgoglio e la nostra fatica sono stati ben spesi, oppure ci indicherà le modifiche da fare per poter andare su strada.
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Consigli
- Fatevi aiutare da un esperto del modello che volere restaurare, specie se è d'epoca