Introduzione
La Vespa, la due ruote che ha rimesso in moto l'Italia nel dopoguerra, conquistando gli italiani sia per la sua forma e struttura particolare e per il senso di libertà che solo lei poteva e tuttora può dare. La Piaggio produceva aerei ma, terminata la Guerra, trovò modo di riconvertire la produzione appunto vendendo motoveicoli, sfruttando parti inutilizzate di aerei, come il primo motore da 98cc, che altro non era che il motore d'avviamento dei vecchi aerei. Tuttora ricercatissima dai collezionisti o da semplici appassionati, la sua guida è diversa da qualsiasi altra moto o scooter a cui normalmente si è abituati. Un particolare su tutti: il cambio posto sulla manopola invece che a pedale come una qualsiasi motocicletta. Data la sua particolarità, attraverso questa guida ci occuperemo di come far imparare al neofita a guidare la Vespa.
Occorrente
- Patentino,Patente A1 o A2 a seconda della cilindrata della Vespa
- Casco
- Un piazzale possibilmente chiuso al traffico per imparare
Messa in moto
Come ovvio, la prima cosa da fare, prima di potersi muovere, è quella di avviare il motore. Quindi prendiamo in mano la frizione, la tiriamo verso di noi e ruotiamo la manopola sinistra fino al segnale con il pallino. Ora siamo pronti per avviare il motore, agendo sulla leva a pedale posta alla sinistra del carter. Una volta che il motore si è avviato, è possibile salire in sella, far scendere dal cavalletto la Vespa e prepararsi a partire... Si ma come? Lo vediamo nel prossimo paragrafo!
Ingranare la prima marcia
Ora che siamo in sella, e siamo pronti a partire (fondamentale in questo caso essere provvisti obbligatamente di casco ben allacciato e della giusta misura!), riprendiamo in mano la frizione e la tiriamo verso di noi, ma in questo caso, invece che mettere la folle come in precedenza e come sarà tuttora la vostra Vespa, ingraneremo la prima marcia. Per fare ciò, sarà necessario ruotare la manopola in avanti. Dunque sarà possibile ora partire staccando la frizione delicatamente, come su qualsiasi veicolo a marce.
Ascoltare il motore
Dato che ora sarete in movimento, l'unica cosa di cui vi dovrete preoccupare è percepire quando arriverà il momento di salire di rapporto, ovvero quando noterete che il motore sta girando bene, per i tecnici sia "in coppia", oppure se vi siete spinti oltre sentirete il motore "murare" (sempre in gergo tecnico) ovvero vi renderete conto che il motore in tale rapporto più di così non spinge, allora sarà il momento di cambiare marcia, come descritto nel prossimo passo.
Aumentare il rapporto
Per effettuare il cambio marcia sarà necessario ripetere i passi effettuati per innestare la prima, con l'unica differenza che ora si è in movimento. Quindi tireremo la frizione, ruoteremo in avanti la manopola sinistra, rilasceremo la frizione e accelereremo. Si andrà avanti fino a che non si raggiungerà la velocità desiderata (sempre nei limiti imposti dal Codice della Strada ovviamente). Ma, prima o poi, arriverà il momento in cui dovremo rallentare, e quindi scendere di rapporto.
Scalare le marce
Come appena accennato, quando si dovrà rallentare, per eventualmente fermarci, oltre a frenare sarà necessario scendere di rapporto, ovvero tornare dall'ultima marcia, o da quella raggiunta fino ad un determinato momento, fino alla prima. Niente di più semplice: infatti, basta ruotare la manopola sinistra in senso opposto rispetto all'aumento di rapporto, quindi verso di noi, ovviamente sempre usando la frizione. Si ricorda che per una frenata in sicurezza è sempre buona norma frenare inizialmente solo con il freno posteriore, per poi aiutarsi con quello anteriore, sempre con movimenti dolci e mai troppo bruschi. Una volta fermatici, non ci resterà che riporre la nostra Vespa sul cavalletto centrale.
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Consigli
- Soprattutto se siete alle prime armi con le marce, fate molta pratica e verrà poi tutto automatico