Come non addormentarsi alla guida
Introduzione
Il problema della sonnolenza al volante è una delle principali cause di incidenti automobilistici; tuttavia è sufficiente mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti per riuscire a ovviare ai rischi di un colpo di sonno improvviso quando si è alla guida. Da questo punto di vista ricopre un ruolo fondamentale il guidatore, dal quale non dipende solamente la propria personale incolumità, ma anche quella delle persone che sono sia all'interno sia all'esterno dell'abitacolo. Ne deriva, dunque, un importante carico di responsabilità, non soltanto etico, ma anche legale. Tutti coloro che si mettono al volante, pertanto, devono assumersi le proprie responsabilità e guidare quindi in completa sicurezza onde evitare di causare degli incidenti. Attraverso i passaggi che seguono andremo proprio a vedere come non addormentarsi alla guida, seguendo alcuni semplici, ma fondamentali. Consigli e mettendo in pratica degli accorgimenti davvero facili.
Calcolare i tempi di percorrenza
Innanzitutto è bene sapere che compiere una stessa azione prolungata nel tempo, come quella della guida, può facilmente comportare improvvisa sonnolenza: per questo motivo è consigliabile evitare di affrontare, per quanto possibile, dei lunghi viaggi di notte o durante i periodi di tempo in cui si è in penombra, come accade all'alba o al crepuscolo, poiché al buio i tempi di reazione sono più lunghi e di conseguenza questo comporta generalmente minor prontezza dei riflessi.
Qualora fosse necessario guidare nelle suddette condizioni, è bene calcolare con accortezza i tempi del tragitto per pianificare soste di riposo scaglionate. Uno degli indicatori di pericolo è la chiusura involontaria delle palpebre: al primo accenno occorre fermarsi immediatamente poiché è sintomatico del sopraggiungere di un improvviso colpo di sonno: basterà semplicemente accostare la macchina alla prima piazzola disponibile e riposarsi per tutto il tempo necessario prima di procedere col viaggio. Nel caso in cui ne avessimo bisogno, non esitiamo a chiedere aiuto.
Introdurre una fonte di disturbo
Prima di un lungo viaggio è chiaramente consigliabile dormire e riposare adeguatamente; tuttavia ciò non è del tutto risolutivo, poiché la principale causa del colpo di sonno è un generale stato di quiete e di rilassamento conseguente all'azione di guidare. Molto spesso un buon metodo di sviamento del problema è quello di introdurre una fonte di disturbo alla quiete, in maniera tale da andare a stimolare i ricettori cerebrali, per esempio abbassando il finestrino per prendere un po' d'aria fresca o accendere la radio a volume moderato. Gli effetti generati dal suono, dal rumore o dal finestrino sullo stato di veglia sono però effimeri in quanto non appena l'attenzione viene a mancare si potrebbe ricadere esattamente nella condizione di partenza, senza quindi risolvere o evitare in alcun modo il problema.
Assumere della caffeina
Un altro buon consiglio è quello di assumere delle sostanze naturali che stimolano i riflessi e riducono i tempi di risposta dell'organismo, come la caffeina. Portare con sè un thermos di caffè è sempre utile quando si viaggia e si vuole rimanere svegli, come anche fermarsi in qualche area di sosta attrezzata, dove spesso il caffè viene promozionalmente offerto gratuitamente ai viaggiatori durante gli orari notturni. Ovviamente è importante non abusarne, perché comunque è necessario mantenersi sempre lucidi e non iperattivi. Nel caso in cui, nonostante tutti gli accorgimenti, fosse ancora alto e presente il rischio di addormentarsi alla guida, è bene fermarsi il prima possibile, spegnere l'auto e riposarsi un po' oppure uscire dall'abitacolo e prendere una boccata d'aria fresca prima di riprendere il viaggio.