Introduzione
Quando si decide di vendere la propria automobile, la prima cosa da fare è stimarne il valore. Nonostante sia possibile confrontare facilmente i prezzi a cui vengono offerte le automobili dello stesso modello, è molto più difficile stabilire il prezzo della nostra specifica autovettura, in quanto sul suo valore incidono altri fattori, come lo stato dei componenti e della carrozzeria, eventuali incidenti, i chilometri percorsi e gli optional compresi. Vediamo dunque come stimare il valore della propria auto.
Vendita al concessionario
Andare in una concessionaria è il modo più semplice per ottenere una stima della propria automobile. Gli autorivenditori valuteranno la vostra automobile facendo particolare attenzione a diversi elementi. Ad esempio presteranno particolare attenzione ai consumi e le emissioni (in base alla categoria Euro di riferimento, più l'auto consuma più viene svalutata), i chilometri percorsi, lo stato estetico della carrozzeria, eventuali optional che innalzano il valore dell'autovettura e, infine, il grado di richiesta sul mercato del modello da vendere. Quest'ultimo dato, seppur possa risultare banale, è di fondamentale importanza: una vettura magari non tenuta benissimo, ma della quale c'è una grande richiesta, ha buone probabilità di essere rivenduto comunque ad un buon prezzo. Inoltre, se ceduta a concessionario, la valutazione sarà un poco più bassa rispetto alla vendita tra privati, affinché il concessionario stesso possa beneficiare di un margine di profitto ed apportare nel caso delle piccole migliorie allo stato generale dell'auto per aumentarne ulteriormente il valore.
Vendita tra privati
Se non vogliamo farci stimare l'auto ma vogliamo procedere in autonomia, il metodo più semplice si basa prevalentemente sull'anno d'acquisto dell'automobile (il risultato non sarà estremamente preciso poiché vengono presi in considerazione gli elementi determinati dall'uso).
Dopo solo un anno dall'acquisto la nostra autovettura si deprezzerà del 25%.
Si svaluta di un ulteriore 15% se si decide di venderla dopo due anni (varrà così il 60% rispetto al prezzo d'acquisto), mentre se vogliamo venderla dopo tre anni verrà svalutala di un altro 10%, arrivando così dopo tre anni a fruttare la metà del prezzo a cui noi l'abbiamo comprata.
Dal quarto anno in poi, ogni anno verrà svalutata del 7,5%. Un punto però di cui non tiene conto la formula matematica, è che dopo 20 anni l'auto diventa "auto d'epoca" e anziché svalutarsi, potrebbe riguadagnare valuta, sempre secondo il principio della richiesta dell'auto, che in questo caso si trasforma in interesse storico di un determinato modello.
Valutazione online
Esistono, infine, diversi portali online nel quale inserire i dati per la valutazione; le informazioni richieste sono quasi tutte rintracciabili nel libretto di circolazione. Vi saranno quindi chieste la data dell'immatricolazione, il modello e la casa della vettura e gli optional di cui dispone, i km percorsi, le caratteristiche della carrozzeria ed eventuali danni ad essa e l'alimentazione della macchina. Uno di questi è https://www.quotazioneautousate.com/ .
Valutazione tramite rivista di settore
Un altro metodo, seppur meno immediato rispetto alla verifica online, è di beneficiare delle stime sull'usato effettuate da una delle riviste più autorevoli del settore auto, come ad esempio i listini di Quattroruote. Questi ultimi, analizzano ogni modello di auto, stimando una percorrenza chilometrica media, l'anno della vettura, se questa è ceduta a concessionario o meno, ed effettuano una stima. Ovviamente la stima è indicativa, poi sta al proprietario valutare, confrontando i dati con quelli della propria vettura, stabilire se è congruo fissare il prezzo uguale a quello della stima, oppure deve abbassarlo o alzarlo a seconda dei casi.
Consigli
- Fatevi aiutare da un amico che si intende di auto, sicuramente saprà indirizzarvi su un valore corretto
- Cercate magari di fare una valutazione un attimo più alta, che potrà poi portare ad una trattativa con il compratore fino al prezzo di mercato