Moto: come regolare forcelle anteriori e mono posteriore
Introduzione
In questa guida cercherò di spiegare in una serie di passaggi non troppo complessi come regolare le forcelle anteriori e il mono posteriore della propria moto in maniera del tutto autonoma. Le sospensioni, come ben sapete, sono costituite da molle e sistema idraulico che, oltre a sostenere il peso, smorza le oscillazioni. Settare le sospensioni non è un'operazione immediata e richiede una buona esperienza, possiamo però provare a capire come e quando intervenire in maniera rapida. Ciò che possiamo quindi fare, è agire sulle sospensioni per modificare la costante elastica della molla (precarico), dandole un ritorno più o meno lento (freno di estensione) e cambiando il freno idraulico che agisce nella compressione della molla (freno di compressione). In questo modo la moto reagirà alla guida e al terreno nella maniera che serve ad una prestazione migliore. Innanzitutto è necessario sapere cosa sia il "SAG". Il SAG è un valore che misura il cedimento delle sospensioni, il quale può avvenire a causa del solo peso della moto (in questo caso si parla di SAG statico) o a causa del peso dovuto alla moto stessa con pilota alla guida (Race SAG).
Occorrente
- Attrezzi da meccanico
Controllare il race Sag
Per misurare questo valore è sufficiente posizionare la moto su di un cavalletto, lasciando le ruote sospese da terra, e misurare. Una volta tolto il cavalletto basta mantenere la moto in posizione verticale, comprimendo appena forcella e ammortizzatore: nel fare questo dovete far molleggiare le sospensioni con decisione, riprendendo con le misure. La differenza tra i due valori vi dirà esattamente quanto misura il SAG. Se questo, di solito, supera i 20 mm, significa che la molla non ha la giusta "tenacia" e che quindi occorre sostituirla. In genere ogni molla ha stampato su di sé il valore indicativo da non superare, che varia a seconda della loro durezza. Per controllare il Race SAG, con pilota alla guida, occorre fare la differenza tra la distanza dal centro dei perni ruota a un punto preciso (come la piastra della forcella anteriore e la punta del parafango posteriore, per esempio) con e senza il pilota in posizione di guida (ovviamente vestito con tuta e protezioni, per non alterare il peso effettivo, altrimenti regolerete poi le sospensioni su un peso non reale, e le prestazioni ne risentiranno notevolmente). Ovviamente il pilota da utilizzare per la prova deve essere quello che poi guiderà la moto. Ecco un sito internet molto utile alla nostra causa. https://www.motoclub-tingavert.it/a344s.html.
Regolare la frenatura di rilascio e di compressione
Cominciamo così con le regolazioni, sia per quanto riguarda la frenatura di rilascio sia per la frenatura di compressione. Per fare questo, non resta altro che eseguire dei giri di prova sul percorso e testare il vostro feeling col mezzo, di solito ad un registro ad alta velocità. Per una regolazione più precisa vi consiglio di eseguire due click per volta, in modo da avere come punto di riferimento l'assetto di partenza e da non stravolgere troppo le modifiche ogni volta. Aumentate i click se la moto si dimostra instabile, saltellante e imprecisa, se appare troppo soffice, con tendenza a tamponare sulle buche più profonde, se ondeggia e si scompone in piega e se il posteriore si schiaccia troppo in uscita in curva. Se invece percepite troppo le buche e provate una sensazione di durezza, se il motociclo è rigido, instabile e con poca elasticità specie sui cambi di pavimentazione dell'asfalto, se la forcella arriva a fondo corsa, il posteriore è rigido in uscita dalla curva e saltella, allora occorre diminuire i click. Ovviamente sono sensazioni che cambiamo di persona in persona, in base alla propria tecnica di guida e in base a quello che si vuole ottenere dalla propria moto. È proprio per questo che vi aiuto con questa guida, anche il più bravo dei tecnici non potrà mai capire veramente a fondo cosa volete dalla vostra moto. In questo sito sono presenti alcune importanti informazioni da tenere a mente. http://racing.altervista.org/setting.htm.
Ottenere un buon setup
Fondamentale, prima di eseguire ogni test, è non sottovalutare alcuni fattori come una corretta regolazione all'idraulica, scorrevolezza delle forcelle, lo stato dei pneumatici (devono avere un buon grip), la temperatura esterna, eccetera. Ricordate che non esiste un setup perfetto che vada bene per tutti e che ogni minimo cambiamento presuppone altre regolazioni da dover eseguire per rendere la moto stabile e competitiva... Con l'esperienza e con molti tentativi, però, sarà possibile ottenere buoni risultati e una configurazione ideale per lo stile di guida di ciascun pilota. In caso contrario tentate di rivolgervi ad una persona fidata che vi capisca, che capisca i vostri bisogni e il vostro stile di guida e soprattutto che vi segua per un lungo periodo in modo da studiare eventuali accorgimenti aggiuntivi studiandovi in pista. Ecco qualche ulteriore spunto da seguire. https://www.bikeitalia.it/sospensioni-mtb-funzionamento-e-regolazione/.
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Consigli
- attenersi ai passaggi e consultare i siti inseriti.