Disdetta assicurazione auto, come fare

Assicurazione
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Un'operazione semplicissima da quando è stato abolito il tacito rinnovo

La disdetta dell’assicurazione auto è un’operazione semplicissima da quando – l’1 gennaio 2013 – è stato abolito il tacito rinnovo (una clausola che prevede la proroga automatica della polizza al momento della sua scadenza, in assenza di comunicazioni contrarie) dall’art. 170 bis del decreto legge 179/2012.

Grazie a questa novità è possibile abbandonare la propria compagnia (ed eventualmente rivolgersi a proposte più convenienti) senza fornire preavviso e senza inviare disdetta. Attenzione, però: nel caso in cui vogliate stipulare una nuova polizza con una nuova azienda è fondamentale presentare l’attestato di rischio (la storia assicurativa relativa agli ultimi cinque anni), che dev’essere fornito dalla vecchia assicurazione con almeno 30 giorni di anticipo rispetto alla scadenza del contratto.

La disdetta dell’assicurazione auto priva di tacito rinnovo è valida solo per le polizze RC Auto: chi ha stipulato contratti separati relativi ad altre coperture (come ad esempio quella sugli infortuni del conducente o la tutela legale) li può disdire attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno inviata almeno 30 giorni prima della scadenza del contratto.

Si può disdire l’assicurazione auto o cambiare compagnia prima della scadenza del contratto?

No. Il cliente è obbligato a pagare l’intero premio annuale, anche in caso di polizze a rate: solo così potra ricevere, alla scadenza del contratto, l’attestato di rischio.

Nel caso in cui si decida di vendere o rottamare il veicolo assicurato si può quindi procedere in due modi. Il primo (quello da noi consigliato) consiste nel sospendere l’assicurazione fino a quando non si acquista una nuova automobile – i tempi massimi di “congelamento” delle polizze dipendono dalle singole società – mentre il secondo (suggerito solo a chi non vuole possedere più una vettura) consiste nel chiudere definitivamente i rapporti con la compagnia assicuratrice (che, a seconda del contratto stipulato, può o meno rimborsare i premi versati dal cliente per i giorni non utilizzati).

Attenzione, però: in quest’ultimo caso se doveste decidere un giorno o l’altro di riacquistare un’automobile vi toccherà ripartire dalla classe di merito più bassa.