Raduni auto, come organizzarli: leggi e regole

Raduno auto
Smartworld

Tutto quello che c'è da sapere per pianificare una riunione in luogo pubblico

Non è semplice organizzare un raduno auto: chi pensa che per pianificare una riunione in un luogo pubblico sia sufficiente chiamare a raccolta più persone possibili su Facebook farebbe meglio a dare un’occhiata ai nostri consigli utili, alle leggi e alle regole che riguardano questo tema.

Organizzare raduni auto: i consigli utili

La prima cosa da fare se si vuole organizzare un raduno auto in maniera professionale è chiedere con un largo preavviso l’autorizzazione al Comune ospitante: l’unico modo per poter ottenere la chiusura di una piazza o di un tratto di strada evitando che qualcun altro abbia già pensato a quella location. Sarebbe anche utile avvisare la Croce Rossa in caso di grande assembramento di persone e stipulare una polizza assicurativa specifica per l’organizzazione eventi.

In caso di chiusura di strade vanno sistemati dei cartelli che indichino il divieto di sosta o di transito ma bisogna anche ricordarsi di lasciare lo spazio sufficiente per far passare i mezzi di soccorso. Senza dimenticare l’installazione di transenne e di cartelli che esonerino l’organizzazione da qualsiasi responsabilità in caso di furti o danneggiamenti. Chiedere consulenza alla Polizia Municipale è una soluzione vivamente consigliata.

Organizzare raduni auto: leggi e regole

Il principio che sta alla base dell’organizzazione di un raduno auto è riassunto nell’art. 21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

La stesso articolo, però, dice anche che “Sono vietate tutte le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni”.

Quindi cosa bisogna fare prima di organizzare un raduno?

Secondo l’art. 18 del T.U.L.P.S. (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) “i promotori di una riunione in luogo pubblico o aperto al pubblico devono darne avviso, almeno tre giorni prima, al Questore.

È considerata pubblica anche una riunione, che, sebbene sia indetta in forma privata, tuttavia per il luogo in cui sarà tenuta, o per il numero delle persone che dovranno intervenirvi, o per lo scopo o l’oggetto di essa, ha carattere di riunione non privata”.

Qual è la pena prevista per chi non avvisa in anticipo?

I contravventori sono puniti con l’arresto fino a sei mesi e con l’ammenda da 103 a 413 euro. Con le stesse pene sono puniti coloro che nelle riunioni predette prendono la parola.

Il Questore può vietare un raduno?

Il Questore, nel caso di omesso avviso ovvero per ragioni di ordine pubblico, di moralità o di sanità pubblica, può impedire che la riunione abbia luogo e può, per le stesse ragioni, prescrivere modalità di tempo e di luogo alla riunione.

Qual è la pena per chi viola il divieto?

I contravventori al divieto o alle prescrizioni dell’autorità sono puniti con l’arresto fino a un anno e con l’ammenda da 206 a 413 euro. Con le stesse pene sono puniti coloro che nelle predette riunioni prendono la parola.

In quali casi non si viene puniti?

Non è punibile chi, prima dell’ingiuzione dell’autorità o per obbedire ad essa, si ritira dalla riunione.