Auto d’epoca, come trasportarla in sicurezza e senza danni?

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Quando di possiede una vettura d'epoca, è fondamentale sapere quando e se può essere guidata su strada e eventualmente come trasportarla

Iniziamo facendo una distinzione tra le auto d’epoca e quelle storiche e di interesse collezionistico, forse non tutti lo sanno, ma si tratta di due categorie ben diverse.

Le auto d’epoca, secondo il Codice della Strada, sono quelle vetture che sono state cancellate dal PRA e che possono circolare solo per raduni, parate e manifestazioni di rievocazione storica, previa autorizzazione. Sono auto che non posseggono i requisiti minimi di libera circolazione su strada, per questo motivo vengono cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico. Non hanno però alcun obbligo di demolizione, il titolo di auto d’epoca si ottiene tramite autorizzazione, dopo un controllo che viene effettuato da un tecnico della Motorizzazione Civile.

Le auto storiche e di interesse collezionistico possono invece circolare liberamente; quelle che hanno più di 30 anni di vita sono veicoli di interesse collezionistico. Le auto storiche, invece, sono veicoli speciali che possono essere iscritti nei registri dell’ASI a prescindere dall’anno di immatricolazione. I veicoli di interesse storico e collezionistico sono iscritti in uno dei Registri – ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo e Storico FMI – che rilasciano il certificato.

Come trasportare un’auto d’epoca

L’alternativa più piacevole è guidare la propria vettura d’epoca fino a destinazione, è divertente e sicuramente costa meno rispetto ad un trasporto dedicato o al noleggio di un rimorchio. È bene fare attenzione però a questi aspetti:

  • bisogna sapere come guidare quel tipo di auto, senza improvvisare;
  • la macchina deve essere assicurata, anche se si guida per un breve tragitto;
  • è sempre meglio portare con sé il carburante di riserva, visto che la spia potrebbe non funzionare;
  • è bene controllare lo sportello del serbatoio prima di partire, per assicurarsi che non vi siano dei modi strani per aprirlo e chiuderlo;
  • si consiglia di pianificare il percorso nelle ore diurne e su percorsi semplici e non isolati, in modo da essere facilmente raggiungibile in caso di bisogno.

C’è chi invece preferisce trasportare la sua auto d’epoca con una fune da traino. Per farlo serve ovviamente una corda di qualità, non bisogna badare a spese.

Chi traina dovrebbe tenere la fune sempre in tensione e ridurre al minimo i sobbalzi. Attenzione: controllare il sistema frenante, fondamentale anche per riuscire a mantenere la corda tesa.

Come trainare un’auto d’epoca

Altra cosa fondamentale, quando si traina una vettura d’epoca, è avere un set di luci e lampeggianti, per comunicare agli altri utenti della strada che la vettura non è autonoma ma trainata e che quindi dovrebbero prestare maggiore attenzione. Se il percorso da fare è molto lungo, la scelta del traino con la fune non è consigliata, sia nei rettilinei che nelle manovre non è molto semplice rimanervi a bordo e cercare di mantenere sempre tutti gli standard di sicurezza.

Si deve scegliere un punto solo per trainare l’auto, a cui legare la corda, che deve essere molto saldo e robusto. Attenzione: non agganciate la fune al paraurti o altri punti più deboli, il rischio di romperli o piegarli è dietro l’angolo. Non è facile stare a bordo né dell’auto trainata né di quella che traina, quindi valutate bene il da farsi prima di procedere.

Trasporto auto d’epoca a carico di professionisti del settore

A volte l’alternativa migliore, anche se la più costosa, è affidarsi a professionisti del trasporto auto d’epoca, che hanno tutti i requisiti di professionalità e affidabilità che servono per spostare un gioiellino di valore. Sul web si possono trovare numerosi trasportatori, affidabili e competenti, che fanno il loro lavoro con cura e professionalità.