Auto ferma, è possibile non pagare l’assicurazione?

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Chiariamo uno dei maggiori dubbi riguardo un'auto ferma e non circolante: l'eventuale obbligo di pagare l'assicurazione

Hai un’auto ferma e la tieni in cortile, l’hai ereditata oppure ne hai comprata una nuova in attesa di vendere quella più datata. Hai messo l’annuncio su internet, senza darla alla concessionaria e pagare le commissioni. Chiaramente vuoi sapere se devi rinnovare l’assicurazione anche se tieni la vettura ferma e non la usi. Vuoi vederci chiaro perché ovviamente, non circolando, la Polizia non potrà fermarti al posto di blocco a bordo di quell’auto e multarti perché non hai rinnovato la polizza RC Auto. Allo stesso tempo però non vuoi che magari i tuoi vicini ti facciano dei problemi o denuncino la cosa o avere qualsiasi altro tipo di problema.

Vediamo cosa prevede la Legge riguardo le automobili non utilizzate e l’assicurazione. Sapete invece come verificare l’assicurazione auto online? E conoscete i siti migliori?

Auto ferma, pagare l’assicurazione rimane un obbligo

Secondo quanto dichiara la Legge italiana, la Rc Auto deve essere pagata anche per le vetture che non circolano e rimangono ferme nel proprio posto auto. Il motivo è che, anche nel caso in cui il proprietario della macchina non abbia intenzione di guidare la propria vettura per un determinato periodo di tempo e per differenti ragioni (ad esempio malattia o un lungo viaggio), rimane comunque obbligato a regolarizzare la polizza assicurativa, che non può essere sospesa.

Questo tutela anche il proprietario stesso dell’auto da soggetti differenti che potrebbero utilizzarla anche contro la sua volontà, con il rischio di provocare incidenti. Detto ciò quindi abbiamo risposto alla domanda: chi lascia l’auto in cortile deve pagare l’assicurazione? Assolutamente sì. L’obbligo infatti non dipende dalla decisione di usare il veicolo, ma dalla sua idoneità a circolare.

Secondo la Corte dell’Unione Europea, l’intenzione soggettiva del proprietario, che non vuole più guidare la macchina in oggetto, non è ritenuta pertinente e quindi non cambia in alcun modo l’obbligo assicurativo e la responsabilità del proprietario per il danno provocato dal veicolo.

Esistono dei casi in cui è possibile non pagare l’assicurazione per un’auto ferma?

In realtà, in qualche modo, è possibile non pagare più la polizza Rc Auto per una vettura non circolante. Ci sono degli obblighi da rispettare per poter godere di questa possibilità:

  • richiedere la radiazione dell’auto dal PRA e quindi ritirarla dalla circolazione. In questo caso l’auto non può più sostare su uno spazio pubblico o privato aperto al pubblico;
  • lasciare l’auto in un’area aperta privata alla quale non abbia accesso il pubblico o un garage. Il cortile condominiale non può essere usato come deposito per auto a cui viene sospesa l’assicurazione. Lo scopo della Rc Auto per vetture parcheggiate o non circolanti rimane comunque quello di evitare che queste possano costituire un pericolo per soggetti terzi, provocando danni anche gravi, che magari derivano dalla modalità scorretta in cui si è parcheggiata la vettura.

Tra gli spazi privati considerati aperti al pubblico ci sono:

  • l’area antistante un rifornimento di benzina;
  • il parcheggio di un centro commerciale;
  • un’area comunale adibita alla sosta dei mezzi;
  • il margine del marciapiede anche se di una strada cieca o chiusa al traffico.

È possibile invece lasciare la macchina (senza pagare l’assicurazione) in un proprio spazio privato, anche se non vi è alcuna staccionata a delimitarne i confini, e nel proprio box auto.

Un’ultima cosa da sapere e chiarita dalla Corte di Giustizia è che se l’auto senza copertura assicurativa viene lasciata in un garage o un cortile privato e un soggetto terzo la prende contro il volere del proprietario, questi ne è comunque responsabile.

Le novità della direttiva europea 2021/2118

La direttiva Ue 2021/2118, pubblicata il 2 dicembre 2021, ha esteso l’obbligo di copertura assicurativa ai veicoli tenuti fermi in aree private. Una novità che dovrà essere recepita e applicata dall’Italia entro il 23 dicembre 2023.