Climatizzatore auto, gli accorgimenti per un utilizzo ottimale

Aria condizionata dell'auto
Smartworld

Utilizzare il sistema di climatizzazione dell'auto non è così immediato come si potrebbe pensare, sono necessari degli accorgimenti

Molti credono che sia sufficiente ruotare la manopola della temperatura, poi quella della potenza e premere il pulsante per attivare il compressore. Eppure, usare il climatizzatore auto non è affatto così semplice: tanto d’estate quanto d’inverno è necessario seguire dei semplici accorgimenti che aiuteranno a migliorare il comfort all’interno dell’abitacolo e, cosa da non sottovalutare, ottimizzare i maggiori consumi di carburante derivanti dal suo utilizzo.

Si tratta, come detto, di regole e suggerimenti molto semplici, ma che garantiranno un utilizzo ottimale dell’aria condizionata quando si viaggia con la propria automobile.

Non azionare subito il climatizzatore auto

Chi non ha mai avuto la tentazione, specialmente nelle calde giornate estive, di azionare l’aria condizionata del proprio veicolo non appena vi sale? Si crede, in questo modo, di riuscire ad abbassare la temperatura dell’abitacolo nel minor tempo possibile, e migliorare così il comfort di guida. Niente di più sbagliato: non solo non si riuscirà nel proprio intento (abbassare velocemente la temperatura), ma si rischia di stressare inutilmente il compressore dell’aria condizionata e altre componenti meccaniche del veicolo.

In casi come questi, invece, è consigliabile mettersi in marcia con i finestrini abbassati per qualche minuto. Questo aiuterà a espellere l’aria bollente presente all’interno dell’abitacolo e “normalizzare” la situazione. Il climatizzatore andrà dunque attivato solamente dopo una manciata di minuti dall’accensione dell’auto, così da evitare inutili sprechi di carburante.

Direzionare i flussi in maniera corretta

Altrettanto importante è direzionare i flussi delle bocchette d’aria in maniera corretta. L’istinto suggerirebbe di indirizzarli verso il corpo o, addirittura, verso la testa, così da ottenere un sollievo immediato.

Niente di più errato: così facendo, infatti, si rischia di subire un contraccolpo fisico non indifferente: a causa del flusso d’aria “glaciale”, infatti, si possono rischiare cefalee, colpi di tosse e addirittura raffreddori.

Per ottenere i migliori risultati, ed evitare di ritrovarsi malati, il consiglio è direzionare le bocchette verso l’alto, così da favorire una circolazione dell’aria che sia quanto più possibile naturale. Come è noto, infatti, l’aria fredda tende a scendere verso il basso, mentre l’aria calda fa il percorso inverso. Si attiva così una circolazione “forzata” all’interno dell’abitacolo che permetterà di abbassare la temperatura all’interno in maniera uniforme e quanto più possibile naturale.

Stop al ricircolo

Un altro “punto dolente” riguarda l’utilizzo della funzione ricircolo dell’aria. Si crede, infatti, che attivandola si riuscirà ad abbassare più velocemente la temperatura interna dell’abitacolo, ottenendo così un comfort immediato. Un beneficio, però, che dura pochi minuti e che può portare con sé molti altri problemi. Ad esempio, nel giro di qualche minuto l’aria diventerà viziata e insalubre e, in caso si soffra di allergie, potrebbe causare anche qualche problema di respirazione.

Il consiglio, dunque, è di utilizzare il ricircolo solamente per qualche minuto, non appena si sarà attivato il climatizzatore dell’auto. Poi si potrà disattivare e lasciare che il compressore dell’auto “peschi” anche aria dall’esterno.

Manutenzione ordinaria e straordinaria

Infine, è di fondamentale importanza effettuare una regolare manutenzione dell’impianto di climatizzazione, così da evitare che i filtri si intasino e ci siano dei problemi di funzionamento generali. Ogni anno (oppure ogni 20 mila chilometri) sarà necessario cambiare il filtro antipolline ed evitare, così, che si accumulino detriti e impurità alla “fonte”.

Questo permetterà di eliminare più facilmente pollini e altre particelle presenti nell’aria, migliorando la qualità di quella che circola all’interno dell’abitacolo.

Inoltre, nel caso si noti qualche che il climatizzatore “perda qualche colpo”, sarà necessario provvedere alla ricarica del fluido refrigerante. Un’operazione veloce e tutto sommato economica, che permetterà però di avere un sistema di climatizzazione sempre perfettamente funzionante.