Come si calcola il bollo moto? Tutto quello che bisogna sapere

Bollo moto, cosa dobbiamo sapere
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Tutto quello che devi sapere sul bollo moto: di cosa si tratta, chi deve pagarlo, come effettuare il versamento e eventuali esenzioni

Vediamo come fare per essere sempre in regola con il pagamento del bollo moto, come si può calcolare la tassa e se ci sono dei casi in cui è possibile beneficiare dell’esenzione del pagamento. Il pagamento del bollo in Italia non riguarda solo gli automobilisti ma anche i motociclisti. Si tratta di una tassa di possesso che come ben sappiamo infatti si paga anche se il veicolo non circola.

Chi deve pagare il bollo moto

Come abbiamo anticipato, bollo auto e moto si pagano per il possesso del veicolo, anche se fermo. Per il ciclomotore invece si tratta di tassa di circolazione, quindi chi ha scooter e motorini è esente dal versamento del tributo se non circola su strada.

Come si calcola il bollo moto

È la Regione l’ente responsabile del bollo, a cui si versa la somma, che appunto varia quindi da Regione a Regione in base alla potenza dei motoveicoli in kW e alla classe di omologazione. Per fare il calcolo si può utilizzare comunque il sito dell’Agenzia delle Entrate, digitando il tipo di veicolo e il numero di targa.

Anche il sito dell’ACI offre un servizio simile, dove è necessario però specificare anche se si tratta di un rinnovo o di prima immatricolazione.

Come funziona con gli eventuali arretrati?

Chi si rende conto di non aver pagato una o più volte il bollo moto (si deve versare ogni anno), può pagare anche dopo la scadenza, versando anche la somma corrispondente alla sanzione (che varia dallo 0,1% al 3,75% in base al ritardo).

Se il bollo è scaduto da più di 14 giorni, bisogna pagare anche gli interessi di mora. Il proprietario di un veicolo che non paga il bollo per molto tempo rischia di ricevere a casa una cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Bollo moto: dove si paga

Vi sono diverse modalità e tipologie di pagamento per il bollo della propria moto, il più usato al momento è ancora il pagamento tramite bollettino postale, ma ci sono davvero tante alternative, soprattutto nell’era digitale in cui stiamo vivendo, in cui ormai è possibile fare tutto online.

Per chi non è pratico è comunque possibile pagare presso le ricevitorie abilitate, senza dover andare per forza agli sportelli postali, dove spesso si attende in coda per molto tempo. Si può pagare anche presso le agenzie di pratiche automobilistiche, presso gli sportelli dell’ACI che troviamo su tutto il territorio nazionale; in alcune Regioni e Province Autonome è possibile fare il versamento online, come dicevamo, sul sito dell’ACI.

Moto d’epoca: come funziona il pagamento del bollo e eventuali esenzioni

Per le moto storiche ci sono delle agevolazioni al pagamento del bollo in Italia. La normativa è stata più volte modificata, oggi si prevede l’esenzione totale dal pagamento del bollo moto per moto immatricolare più di 30 anni fa.

Le moto che hanno tra i 20 e i 29 anni invece pagano il bollo ridotto del 50%, ma solo se è riconosciuta la storicità del mezzo da parte di uno dei registri (ASI, Storico FMI, Storico Lancia, Italiano Alfa Romeo e Italiano FIAT).

Bisogna avere quindi in mano il certificato di rilevanza storica e pagare la quota annuale per l’iscrizione al registro, oltre alle spese per il rilascio del certificato. È indispensabile infine aggiornare la carta di circolazione e segnalare la storicità della moto (lo fa la Motorizzazione).