Come cambia il costo del carburante all’estero?

Come cambiano i costi del carburante all'estero
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Cosa bisogna sapere quando si parte con la propria auto per lavoro e si viaggia in un Paese estero: i costi, detrazioni e deducibilità del carburante

Quando un automobilista deve partire con la sua auto per lavoro e recarsi in un Paese al di fuori dell’Italia, una delle prime cose che si chiede riguarda il costo del carburante e quindi come comportarsi ogni volta che sarà necessario fare rifornimento alla macchina.

Vediamo quindi di capire come fare, come funzionano le percentuali di detrazione dell’IVA e di deducibilità del costo.

Acquisto del carburante all’estero: cosa dobbiamo sapere

A partire dal 1° gennaio 2019, ai fini della detrazione dell’IVA e della deducibilità del costo, per tutti i soggetti passivi IVA, viene accettato un solo e unico documento per l’acquisto del carburante e si tratta nello specifico della fattura elettronica. Altro requisito è che il pagamento di questa operazione venga effettuato utilizzando solo e esclusivamente strumenti che possiamo definire tracciabili, e quindi mai soldi contanti, ma bonifico bancario, bancomat, carta di credito o di debito, assegno.

Detraibilità dell’imposta per acquisto e importazione di veicoli a motore

Parliamo di importazione o di acquisto di veicoli stradali che provengono dall’estero, ossia tutti quei mezzi a motore, tranne quelli agricoli, che hanno una massa massimo inferiore ai 35 quintali e con un numero di posti a sedere che non supera gli 8 (conducente escluso). Per questi veicoli e per tutti i ricambi e componenti che non vengono usati solo ed esclusivamente nell’esercizio di professione, arte o impresa, l’imposta è detraibile per il 40%.

Un limite che in realtà viene meno se i veicoli in oggetto vengono usati solo nell’esercizio dell’impresa e per rappresentanti e agenti di commercio, la cui detraibilità è del 100%. Anche l’imposta legata all’acquisto di carburanti e lubrificanti per i veicoli a motore, natanti di diporto e aeromobili, e anche per la manutenzione, la riparazione e l’impegno e transito stradale, è ammessa in detrazione nella stessa identica misura, e quindi del 40% per i veicoli che non vengono usati solo nell’esercizio dell’impresa e 100% per gli altri.

Deducibilità del costo del carburante all’estero: cosa bisogna sapere

Per quanto riguarda il costo del carburante, possiamo affermare che risulta deducibile, come per la detrazione dell’IVA, se viene effettuato anche in questo caso con dei mezzi di pagamento definiti tracciabili. Si parla del 20% per i mezzi che sono usati per fini aziendali e dell’80% per rappresentanti di commercio e agenti. Per quanto riguarda invece i veicoli per uso promiscuo concessi ai dipendenti per la maggior parte del periodo d’imposta si parla del 70%.

Rifornimento di carburante all’estero

Se un automobilista si trova all’estero per lavoro e qui fa ovviamente rifornimento al veicolo utilizzato, viene meno l’obbligo della fattura elettronica. Il motivo? L’imposta deve essere applicata nello Stato estero e quindi la fattura viene emessa in modalità cartacea da un soggetto che chiaramente ha la partita IVA straniera, l’unico obbligo da rispettare però è quello relativo alla modalità di pagamento, che non deve avvenire in contanti, ma solo con strumenti tracciabili, gli stessi descritti sopra.

L’art. 7-bis del D.P.R. n. 633/1972 disciplina la “territorialità delle cessioni di beni mobili materiali” e, in merito, stabilisce che questa tipologia di operazioni possano considerarsi effettuate nel territorio dello Stato se hanno per oggetto “beni mobili nazionali, comunitari o vincolati al regime della temporanea importazione, esistenti nel territorio dello stesso ovvero beni mobili spediti da altro Stato membro installati, montati o assemblati nel territorio dello Stato del fornitore o per suo conto”. In base a quanto detto dalla legge quindi per il rifornimento di beni (parliamo nel caso specifico del carburante per l’auto) che viene effettuato su suolo estero, UE o extra-UE deve essere applicata l’imposta dello Stato in cui il rifornimento stesso viene effettuato.