A che cosa serve davvero la PEC per gli automobilisti?

A cosa serve la PEC per gli automobilisti
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Una novità di cui si discute da parecchio tempo, la PEC servirebbe agli automobilisti per ricevere le notifiche di verbali e altre comunicazioni

La PEC per gli automobilisti potrebbe essere molto utile per snellire le comunicazioni con la Pubblica Amministrazione e anche per poter ricevere quelle che riguardano eventuali violazioni al Codice della Strada commesse, in via telematica. Se ogni automobilista ha la sua PEC, può dire addio alle buste verdi, le più temute, che contengono le multe stradali. Questo è il motivo per cui il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro vuole rendere obbligatoria la PEC per tutti gli automobilisti.

Si parla da molto tempo dell’obbligo di PEC per tutti coloro che guidano, per chi possiede qualsiasi topologia di veicolo. Nel caso in cui questa norma, proposta più volte, dovesse essere approvata, allora dovrebbe essere modificato anche l’articolo 80 del Codice della Strada. Dovrebbe di conseguenza recitare quanto segue: “All’atto dell’immatricolazione dei veicoli, ovvero della revisione periodica degli stessi, il proprietario comunica il proprio indirizzo di posta elettronica certificata ai fini delle notificazioni di cui all’articolo 201 ed alle disposizioni del decreto interministeriale 18 dicembre 2017”.

Obbligo di PEC, la rivoluzione per gli automobilisti

Un provvedimento che porterebbe una grandiosa novità per tutti gli automobilisti, l’intento del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro sarebbe proprio quello di velocizzare e rendere oltretutto meno dispendiose tutte le attività di notifica da parte delle Forze dell’Ordine contro chi commette violazioni al Codice della Strada. La notizia comunque non è stata accolta positivamente da tutti, ci sono soggetti ancora scettici su questa possibilità, persone che non credono che la sostituzione dell’indirizzo reale con un nuovo indirizzo digitale possa essere una buona soluzione.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’invio di multe via PEC

Innanzitutto dobbiamo specificare che la PEC ha lo stesso valore della raccomandata A/R, e quindi ha il compito di certificare la trasmissione e la consegna del messaggio, oltre ad assicurare che il contenuto arrivi integro a destinazione. Per questo motivo è stata scelta come strumento ideale per l’invio della notifica delle violazioni del Codice della Strada.

Quali sono i vantaggi principali del nuovo sistema:

  • sicurezza;
  • risparmio;
  • velocità;
  • protezione da virus.

Ma non è tutto, se pensiamo alla PEC come strumento utilizzato per inviare le multe agli utenti della strada, allora possiamo elencare altri punti a suo favore:

  • nessuno dovrà più fare la fila alle Poste per ritirare la multa;
  • non si dovrebbero più pagare le spese di spedizione in aggiunta a quelle per la sanzione ricevuta.

E gli svantaggi? Uno c’è: l’invio della multa all’indirizzo PEC equivale alla notifica di un atto, quindi ‘automobilista non potrà in alcun modo ignorarlo.

Quando può considerarsi ‘arrivata’ una multa inviata via PEC

Il momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna della mail tramite PEC viene considerato da parte delle Forze dell’Ordine quello in cui avviene la notifica del verbale di contestazione. Questo a prescindere dal fatto che il destinatario apra o legga il messaggio. Questo significa che, nel momento in cui la norma dovesse andare in vigore, ogni automobilista dovrà prendere l’abitudine di aprire ogni giorno la sua casella di Posta Elettronica Certificata (PEC), per poter verificare l’invio di notifiche per multe. Solo in questo modo sarà possibile pagare la propria sanzione senza rischiarne di ulteriori, e anzi riuscendo anche a beneficiare dello sconto del 30%, che viene concesso a chi versa la somma dovuta per la multa entro 5 giorni dalla notifica.