Fermo amministrativo auto: in cosa consiste, come verificarlo e cancellarlo

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ll fermo amministrativo di un veicolo è un particolare provvedimento nei confronti dei debitori con lo Stato: come funziona

Il fermo amministrativo di un veicolo consente ad un’amministrazione o a un ente di bloccare il mezzo che appartiene al debitore iscritto in un registro pubblico. Nel caso di blocco amministrativo di un’auto, il bene è iscritto al PRA e l’amministrazione può decidere per il fermo. In questo modo si impedisce al proprietario di guidare e circolare con l’auto, oltre che di venderla o demolirla.

Quali possono essere le cause di un fermo amministrativo dell’auto?

Un veicolo può essere sottoposto a fermo per differenti motivi, tra cui il mancato pagamento di multe causate da una violazione del Codice della Strada, di tributi e di tasse. Quindi si tratta di un provvedimento che viene preso nel caso in cui un soggetto ha un debito con l’erario non saldato.

Cosa avviene nello specifico?

L’ente che dovrebbe riscuotere il credito, prima invia una cartella esattoriale. A partire dalla notifica, il debitore ha due mesi di tempo per provvedere al pagamento, oppure ha la possibilità di richiedere una rateizzazione dell’importo, una sospensione o un annullamento del provvedimento. Può infatti anche tentare un ricorso. Nel caso in cui però il debitore non provveda in alcun modo, allora l’Agenzia delle Entrate procede contro di lui, con l’obiettivo di far rispettare la Legge e tutelare il creditore.

Prima del fermo, l’Agenzia delle Entrate deve comunque avvisare il debitore del fatto che verrà emesso un provvedimento amministrativo a suo carico. Il contribuente ha in questo caso un mese di tempo per mettersi in regola. Ma se la cartella esattoriale rimane comunque inevasa, allora l’amministrazione o l’ente passano al fermo dei veicoli che sono intestati al debitore.

Il preavviso deve riportare l’anno in cui è stato contratto il debito, la cifra in oggetto e la natura del debito.

Quali sono le conseguenze del fermo amministrativo di un mezzo?

Il proprietario dell’auto non ne può più disporre, fino al momento in cui salda il suo debito nei confronti dello Stato. Questo significa che, durante il fermo del mezzo, lo stesso non può circolare, non può nemmeno essere cancellato dal PRA, portato all’estero o demolito.

Come si verifica un fermo amministrativo?

Ci sono tre modi differenti per verificare che sulla propria auto ci sia un fermo:

  • presso l’ACI, tutti i tesserati possono rivolgersi ad una delegazione (sono in tutta Italia) per far effettuare le verifiche sul fermo amministrativo e su altre pratiche relative alle automobili;
  • online, si può chiedere una visura della targa al PRA, collegandosi al sito dell’ACI. Devono essere inseriti i dati personali e del mezzo e anche la modalità di pagamento del servizio;
  • di persona presso il PRA, richiedendo la visura; basta fornire il numero di targa e pagare 9 euro per i diritti più 6 euro per la visura stessa.

Fermo amministrativo auto: come si cancella?

Il fermo può essere annullato nel momento in cui il debitore paga la cartella esattoriale a suo carico. Quando si estingue il debito infatti si estingue anche il provvedimento sanzionatorio.

Bisogna recarsi al PRA con:

  • certificato di proprietà dell’auto, cartaceo o digitale;
  • provvedimento di revoca in originale, emesso dal concessionario della riscossione, una volta estinto il debito;
  • modulo NP-3, necessario solo se non si ha a disposizione il certificato di proprietà per la richiesta di revoca.

Fermo amministrativo auto: quanto si deve pagare per cancellarlo?

I costi per la cancellazione del fermo sono:

  • 32,00 euro di imposta di bollo, usando il certificato di proprietà;
  • diventano 48,00 euro con l’utilizzo del modulo NP-3.