Multe, chi sono gli ausiliari del traffico e quali sono i loro compiti

ausiliari del traffico
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Gli ausiliari del traffico sono delle figure che hanno dei compiti ben precisi e che forse non tutti conoscono: approfondiamoli insieme

Gli ausiliari del traffico sono tra le figure più “temute” dagli automobilisti perché noti per il loro compito di “dare multe”. Eppure sono preziosi nell’ecosistema del traffico urbano. Impariamo a conoscere il loro ruolo e come si diventa ausiliare del traffico.

Chi sono?

Innanzitutto il loro ruolo è di “aiuto”, come dice il nome stesso. Non sono infatti agenti di polizia, ma persone che li aiutano nel loro operato. Si tratta di una figura professionale nata nel 1997. Nel 2019 ci siamo avvicinati molto all’emanazione di una legge per ridurne i poteri in materia di multe, ma poi la Commissione Trasporti ha approvato un emendamento opposto.

Ausiliari del traffico: tre tipologie

Non esiste un’unica tipologia di ausiliario del traffico, ma si distinguono in base all’attività svolta:

  • ‘classico’, è quello assunto dal Comune, con un apposito bando concorsuale. Si tratta di professionisti che dipendono quindi dal Comune, dalla Regione o dalla Polizia Municipale;
  • quelli assunti dalle aziende per il trasporto pubblico;
  • quelli assunti da aziende che gestiscono parcheggi a pagamento.

La loro attività è comunque indicata direttamente dalla legge di riferimento.

Come diventare ausiliari del traffico

Non ci sono dei veri e propri requisiti stringenti e particolari per ricoprire questo ruolo. Anche se è importante sottolineare che l’ausiliario, mentre espleta le sue funzioni, è un pubblico ufficiale. Per questo motivo, per ricoprire questo ruolo:

  • è necessario aver terminato la scuola dell’obbligo;
  • avere la cittadinanza italiana;
  • essere maggiorenni;
  • avere la patente B, senza carichi pendenti o misure di prevenzione.

Quali multe possono fare?

I compiti degli ausiliari sono ben delimitati e ridotti, loro infatti possono solo aiutare i vigili, non sostituirli. Per questo motivo non possono fare multe relative alla circolazione dei veicoli ma soltanto controllare i mezzi in sosta e fermata. Solo in questi casi, quando non viene rispettato il Codice della Strada, possono emettere sanzioni.

Ecco perché lavorano prevalentemente nei parcheggi a pagamento con strisce blu e in quelli riservati, con strisce gialle.

Le multe che possono fare gli ausiliari sono:

  • quelle che puniscono chi non espone il ticket in un parcheggio a pagamento;
  • quelle per il ticket scaduto;
  • quelle fatte a chi parcheggia in una zona di sosta o in una corsia riservata ai mezzi pubblici.

Gli ausiliari del traffico assunti dal Comune hanno più potere rispetto a quelli che lavorano per le aziende private, che possono svolgere il loro ruolo solo negli spazi di concessione. Attenzione: anche gli ausiliari possono chiedere patente e documento di identità agli automobilisti, rientra nelle loro capacità, anche se non sono degli agenti di Polizia.

Facciamo un piccolo cenno allo stipendio, che non è uguale per ogni ausiliario del traffico. Come in ogni settore, anche in questo caso la paga dipende al datore di lavoro. Chi svolge il suo operato per il Comune o un ente pubblico viene scelto tramite concorso, viene quindi assunto e in seguito viene inquadrato di solito nella categoria B3 degli Enti Locali, che prevede uno stipendio annuo lordo di 19.963,93 euro. Questa è appunto una regola che vale per chi lavora nel settore pubblico; chi viene assunto da una società privata invece non è sottoposto a una regola fissa, solitamente prende uno stipendio medio italiano, che in genere non va oltre i 10 euro all’ora.