Quali sono le multe auto più comuni durante l’estate?

Quali multe si prendono più spesso durante l'estate
Smartworld

Ci sono dei comportamenti tipici che teniamo durante la stagione estiva in auto, che ci mettono a rischio e che comportano quindi possibili multe

Durante l’estate si è esposti al rischio di prendere multe differenti rispetto a quanto può accadere nella stagione invernale, magari non tutti ci fanno caso, ma è così. Vediamo quali sono le multe più frequenti in estate, cosa dice il Codice della Strada e come evitarle.

Bagagli in auto: multa per sistemazione sbagliata

Si parte per le vacanze e il problema, soprattutto se si viaggia con tutta la famiglia, sono le valigie. Se il bagagliaio non riesce a contenerle tutte, allora sappiamo bene che si può usare il portapacchi da fissare sul tetto, ma è fondamentale rispettare l’art. 164 del Codice della S, che recita: “Il carico dei veicoli deve essere sistemato in modo da evitare la caduta o la dispersione dello stesso, da non diminuire la visibilità al conducente né impedirgli la libertà dei movimenti nella guida, da non compromettere la stabilità del veicolo, da non mascherare dispositivi di illuminazione e di segnalazione visiva né le targhe di riconoscimento e i segnali fatti col braccio”.

È fondamentale poi rispettare i limiti di sagoma all’art. 61. Niente deve sporgere dalla parte anteriore, dietro invece il carico può sporgere fino a 3/10 della lunghezza della vettura e anche lateralmente, ma la sporgenza da ciascuna parte non deve andare oltre i 30 cm di distanza dalle luci di posizione anteriori e posteriori. Chi non rispetta queste disposizioni rischia una multa che va da un minimo di 84 a un massimo di 335 euro con la decurtazione di 3 punti dalla patente.

Guidare con il braccio fuori dal finestrino o con le ciabatte: cosa si rischia

Altra multa tipica della stagione estiva è quella per la guida con il braccio fuori dal finestrino o con le ciabatte ai piedi. Ma dobbiamo essere precisi a riguardo. Guidare con le infradito o altre scarpe aperte infatti non è reato o infrazione al Codice della Strada, non c’è un articolo che vieta questo tipo di comportamento.

La cosa fondamentale è che il guidatore si assicuri di poter guidare sempre in assoluta sicurezza e le ciabatte purtroppo al volante possono non essere sicure, scappare via e incastrarsi nei pedali, provocando anche possibili incidenti. La guida con il braccio fuori dal finestrino è sconsigliata invece perché potrebbe rivelarsi pericolosa e far perdere il controllo del veicolo, quindi sanzionabile.

Si rischia una multa da 41 a 168 euro e la decurtazione di un punto sulla patente. Ma precisiamo: anche questo comportamento non è espressamente vietato dal Codice della Strada, non esiste un articolo a riguardo. Però l’automobilista, in questa posizione, può essere un pericolo per se stesso e per gli altri (eventuali urti in caso di sorpassi e perdita di controllo del veicolo, oltre a rischiare di farsi male o far cadere un motociclista o ciclista).

Si tratta quindi di un divieto implicito, gli articoli 140, 141, 169 e 173 del Codice della Strada giustificano una multa da parte dell’agente di Polizia.

Prima di tutto l’automobilista deve avere sempre un comportamento tale da non rappresentare un pericolo o intralcio per la circolazione, poi deve sempre mantenere il pieno controllo del mezzo e deve essere in grado di effettuare le manovre utili alla sicurezza. La posizione con braccio fuori dal finestrino è in genere rilassante, per questo non funzionale al mantenimento della massima attenzione sulla strada e del totale controllo dell’auto.

Oltretutto il Codice della Strada prescrive l’obbligo di guidare con entrambe le mani.

Condizionatore acceso con auto in sosta: la multa

Forse non tutti lo sanno, ma è vietato tenere l’aria condizionata accesa quando l’auto è ferma in sosta. È scritto nell’articolo 157 del Codice della Strada, che riguarda “i limiti per l’arresto, la fermata e la sosta dei veicoli”. Dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da un minimo di 216 a un massimo di 432 euro.