Olio motore: qual è la differenza tra minerale e sintetico?

Olio motore
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Qual è la differenza tra l'olio motore minerale e l'olio motore sintetico: le caratteristiche, l'impatto sui consumi e come scegliere.

Scegliere il tipo di olio motore per la propria automobile non è mai facile: bisogna tenere in considerazione diversi fattori al fine di optare per la soluzione migliore. Per prima cosa bisogna valutare quale tipologia di olio è raccomandata dal produttore sul libretto o sul manuale d’uso della vettura in questione. Successivamente è bene anche considerare quale sarà l’uso effettivo dell’auto a cui è destinato l’olio motore e non sottovalutare l’impatto ambientale del liquido. In generale, sono due le tipologie di olio tra cui scegliere: sintetico oppure minerale. Andiamo a scoprire le differenze.

Olio motore, la differenza tra minerale e sintetico

Prima di scegliere l’olio motore ideale per la propria vettura, bisogna sapere qual è la differenza tra l’olio sintetico e quello minerale. L’olio sintetico è creato in laboratorio, dove viene sintetizzato. L’olio minerale, invece, deriva dalla raffinazione del petrolio. C’è da sottolineare che al giorno d’oggi risulta sempre più difficile trovare un olio motore che sia totalmente minerale: questo perché il mercato tende di più verso i prodotti sintetici meno inquinanti e più rispettosi dell’ambiente. Esiste anche un’altra variante, quella dell’olio semisintetico, ovvero una miscela tra sintetico e minerale.

Le caratteristiche dell’olio motore sintetico

L’olio sintetico, rispetto a quello minerale, ha una maggiore resistenza alle alte temperature e dura di più nel tempo. Il sintetico, inoltre, lubrifica meglio, in quanto offre una maggiore efficacia ed è in grado di ridurre attriti e resistenze, generando un miglioramento dei consumi della vettura. L’olio sintetico resiste molto meglio alle alte temperature, conservando senza eccessivi problemi le sue proprietà fino ai 370°C.

Olio motore minerale: le caratteristiche

L’olio minerale si ottiene al termine di un processo di raffinazione e per questo può contenere alcuni contaminanti indesiderati, come la cera che reagisce male al calore e non rappresenta un buon lubrificante. Quando si superano i 245 gradi di temperatura, l’olio minerale crea residui di combustione quali fumi e catrame e tende a degradarsi, perdendo dunque le proprie qualità lubrificanti.

Come scegliere tra olio sintetico e olio minerale

Alla luce delle varie caratteristiche, come scegliere tra l’olio motore sintetico e quello minerale? La scelta non è semplicissima: gli oli sintetici offrono proprietà superiori almeno sulla carta e costano meno di quelli minerali. Il prezzo inferiore è dovuto a una serie di fattori che va dalla composizione variabile degli oli presenti sul mercato e dall’aggiunta di additivi che vanno a influire sulla qualità finale del prodotto.

Si può affermare che un olio lubrificante sintetico offre dei vantaggi evidenti se paragonato a un comune olio minerale, ma questa affermazione, da sola, non basta a eleggerlo migliore in assoluto rispetto agli altri. Il  consumatore ha dalla sua diversi strumenti per poter valutare la bontà di un lubrificante per il motore della propria vettura senza affidarsi unicamente alla marca o al prezzo del prodotto.

Come anticipato, bisogna sempre fare riferimento al tipo di olio raccomandato dal produttore della vettura sul manuale d’uso, valutare l’uso effettivo che verrà fatto dall’auto in questione e considerare anche l’impatto ambientale di un olio. Sulle bottiglie, inoltre, compare la lettera di categoria che serve a classificare l’olio e indicare l’uso per cui il lubrificante è destinato: la “S” indica i veicoli a benzina con motori a 4 tempi, la “C” le auto diesel e la “T” le vetture diesel e benzina con motori a 2 tempi.