Si può passare dalla benzina al GPL? Come fare

Passaggio da GPL a benzina
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Che cosa sappiamo sulle vetture alimentate a GPL e come è possibile il passaggio da benzina a gas: cosa è necessario sapere

Ormai lo sappiamo bene, ne abbiamo parlato tante volte: le auto a GPL in Italia sono in continua diffusione. Il numero di vetture con impianto GPL oggi è in grande crescita, lo si deve agli incentivi, alle agevolazioni proposte, alla possibilità di risparmiare sul carburante, soprattutto in un momento storico come questo, in cui i prezzi di diesel e benzina alla pompa sono saliti alle stelle, raggiungendo livelli mai visti (oggi mitigati dal taglio delle accise varato dal Governo).

Il prezzo resta comunque sempre il principale motivo per cui un utente decide di comprare un’auto a GPL. Un altro vantaggio è senza dubbio legato anche all’impatto ambientale più basso rispetto alla benzina, e in questo caso la scelta assume un valore ecosostenibile. Vediamo quello che bisogna sapere sul GPL e sul passaggio dalla benzina a questa tipologia di gas liquido.

Impianto auto a GPL: come funziona

L’impianto a GPL dell’auto è un sistema a iniezione, questo significa che è dotato di elettrovalvole incaricare dell’immissione del GPL all’interno del collettore di aspirazione, che si trova sopra la valvola. Prima degli iniettori c’è l’evaporatore o riduttore, che serve per portare il GPL da liquido a gassoso a bassa pressione. Si tratta di un processo che ha bisogno di calore, per questo motivo il riduttore è collegato all’impianto di raffreddamento del motore.

L’avviamento del motore di un’auto a GPL

Questa tipologia di serbatoio è a forma toroidale, e si trova precisamente nel retro del veicolo, nel dettaglio viene inserito nel vano che generalmente è predisposto per ospitare la ruota di scorta.

Come funziona l’avviamento del motore di una vettura a GPL? La macchina parte sempre a benzina, il liquido di raffreddamento raggiunge la temperatura ideale per consentire l’avviamento del riduttore, che serve per avviare l’alimentazione a GPL.

Solitamente il sistema ha bisogno di raggiungere circa i 35° per poter avviare il processo. Questo significa che, nonostante sia minimo, è fondamentale sapere che bisogna prevedere anche un consumo di benzina.

Il passaggio da benzina a GPL: come avviene

All’interno delle auto a GPL viene inserito un commutatore che serve per visualizzare il livello di GPL presente nel serbatoio, grazie a degli appositi indicatori Led. Questo consente il passaggio da benzina a GPL: basta che il conducente prema il tasto specifico. Quando il serbatoio di gas è vuoto, allora la macchina passa automaticamente alla modalità a benzina.

Impianto GPL auto: che cosa bisogna sapere

Come in tutte le scelte, anche in quella legata all’impianto a GPL – oltre ai vantaggi – ci sono delle limitazioni da tenere presente. Innanzitutto, e questo è un fattore che conosciamo bene, la rete di rifornimento non è distribuita in modo capillare e uniforme su tutto il territorio nazionale, anche se oggi imprese e Stato se ne stanno occupando. Il numero di stazioni di servizio infatti sta aumentando. Anche i controlli periodici del serbatoio possono limitare gli utenti nella scelta, nonostante le verifiche da fare siano comunque rapide ed economiche, come ad esempio:

  • il controllo dei raccordi del carburante;
  • la verifica della tenuta delle tubazioni;
  • la sostituzione del filtro.

Un altro limite potrebbe essere quello legato ai parcheggi pubblici sotterranei, infatti è possibile parcheggiare (in caso di impianto GPL) solo fino al 1° piano intermedio, per motivi legati alla sicurezza e ai rischi di esplosione (e altri correlati al serbatoio del gas).