Caricatore auto elettriche: la differenza tra monofase e trifase

MG Marvel R
Smartworld
di Marco Coletto

Tutto quello che c'è da sapere sulle differenze tra la ricarica monofase e quella trifase: una guida completa firmata MG


Ricarica monofasericarica trifase: due termini conosciuti da chi possiede un’auto elettrica ma non da chi è intenzionato ad acquistarne una.

Per scoprire tutto quello che c’è da sapere su questo argomento MG ha realizzato una breve guida sul tema.

I cavi elettrici

Il cavo per alimentare un normale dispositivo elettrico domestico contiene almeno due fili: un filo di fase (solitamente marrone o nero) per l’alimentazione e uno neutro (blu) per la messa a terra. In quasi tutta l’Europa la rete elettrica contiene tre fili di fase (3x230V) e un filo neutro ma nella stragrande maggioranza delle case e degli uffici solo un filo di fase (1x230V) arriva a casa nella scatola elettrica: questo è un collegamento monofase.

Connessione monofase

Se si vuole installare un punto di ricarica domestico con una connessione monofase il caricabatterie può fornire una potenza massima di 3,7 kW o 7,4 kW a seconda dell’RCD (16 o 32 Ampere).

Connessione trifase

Con la connessione trifase il circuito elettrico domestico è collegato con tre fili di fase dalla rete (3x230V/400V) e il punto di ricarica può fornire 11 kW di 22 kW. La connessione trifase è già presente in molte case e uffici ed è necessaria anche per l’uso di un piano cottura a induzione.

Tempi di ricarica

Nella maggior parte dei punti di ricarica pubblici si può già caricare con 11 kW e oltre la metà delle colonnine pubbliche di ricarica AC sono collegate direttamente alla rete elettrica trifase locale. In questo caso una batteria viene ricaricata completamente in 6-7 ore. Si possono trovare anche punti di ricarica da 22 kW con due connessioni per caricare simultaneamente due auto elettriche con 11 kW.