Tra il mese di novembre e il mese di dicembre del 2021 sembrava che il prezzo del carburante si fosse stabilizzato, dopo mesi di continui e decisi rialzi. Purtroppo la situazione che stiamo vivendo oggi però non è per nulla rassicurante, anzi. I prezzi della benzina e del gasolio hanno raggiunto dei livelli che negli ultimi 20 anni sono stati toccati molto raramente, e per le tasche delle famiglie italiane la spesa per il rifornimento di carburante per la propria auto sta diventando davvero un salasso insopportabile.
La situazione a fine 2021
Tutto il 2021 è stato un anno davvero pesante per quanto riguarda i prezzi della benzina e del diesel, l’ultimo periodo sembrava essere il migliore, ma il 2022 è decisamente iniziato col piede sbagliato. I prezzi del carburante, sulla scia del gas naturale e del petrolio, stanno crescendo a dismisura, la situazione è diventata insostenibile per la maggior parte degli automobilisti in Italia.
Sicuramente le cause che hanno scatenato questa impennata dei prezzi sono molteplici, e a volte non si riesce nemmeno a dar loro un nome e un motivo. Ma vi sono comunque state anche delle situazioni tanto imprevedibili quanto traumatiche, prime tra tutte la pandemia di Covid-19, che hanno avuto degli effetti negativi sulla catena di approvvigionamenti, sull’estrazione di materie prime e su tutto il settore logistico. Lo sappiamo bene.
Oltre ad aver dato luogo ad una crisi senza precedenti per l’intero comparto dell’automotive, oggi aggravata anche dalla carenza di semiconduttori e chip per la realizzazione di nuove auto, e aggiungendo anche le tensioni geopolitiche e forse anche la decisione di eliminare le auto con motori termici, i prezzi del petrolio e del gas naturale sono aumentati vertiginosamente e in maniera costante, e lo fanno da più di un anno. E cosi hanno trascinato al rialzo anche i prezzi del gasolio, della benzina, del metano e del Gpl.
La situazione dei prezzi oggi
Aggiornamento al 4 febbraio 2022. I prezzi della benzina e del gasolio sono aumentati ancora, arrivando a livelli mai visti prima. Sulle autostrade fare il pieno di carburante in modalità servito è diventato troppo costoso, il prezzo ha addirittura superato in media i due euro al litro.
Brent va oltre i 91 dollari al barile.
I gestori hanno comunicato l’andamento dei prezzi delle varie tipologie di carburante all’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo Economico (circa 15.000 impianti), da cui evinciamo che:
- la benzina self service costa 1,812 euro/litro;
- il diesel self service 1,687 euro/litro;
- la benzina in modalità servito costa 1,939 euro/litro;
- il diesel in modalità servito è arrivato a 1,819 euro/litro;
- il Gpl servito costa oggi 0,819 euro/litro;
- il metano servito ha un prezzo di 1,784 euro/kg;
- il Gnl invece di 2,378 euro/kg.
Ma non è tutto, perché abbiamo anche i prezzi che vengono praticati sulle nostre autostrade:
- benzina self service costa 1,894 euro/litro e in modalità servito 2,110 euro;
- il gasolio self service 1,782 euro/litro e servito 2,010 euro;
- il metano costa 2,043 euro/kg;
- il Gpl 0,921 euro/litro;
- il Gnl 2,521 euro/kg.
Aumento dei prezzi: le conseguenze
Chiaramente alla crescita dei prezzi del carburante corrisponde anche un forte aumento dei costi di differenti prodotti al dettaglio. Un dato fondamentale da ricordare infatti è che in Italia l’85% della merce viaggia su gomma. I costi di trasporto sono saliti e anche la merce al dettaglio è sempre più costosa. Consumatori, famiglie e imprese risentono di questa situazione.